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martedì 4 aprile 2017

PALMANOVA: la città-stella (Video!)

Giacomo e Antonio in Piazza Grande a Palmanova
Questo, è un viaggio musicale di quelli che ricorderemo tutta la vita. Siamo partiti con la nostra au pair texana Ashley per incontrare in Slovenia i nostri amici musicisti Amos e Nausicaa con i loro genitori, per participare ad un concorso internazionale di musica nella categoria "gruppi con archi e pianoforte (o xilofoni o altri strumenti a tastiera)". Come sempre, abbiamo colto l'occasione per fare un viaggio multiculturale. Prima tappa: Palmanova e ve la racconteremo in questo Post. Seconda tappa: Cormons. Terza tappa: Concorso a Vila Vipolze (Slovenia), vicino a Castel Dobra. Terza tappa: gita a San Martino del Collio. Quarta tappa: Gorizia. Ne abbiamo da raccontare! Cominciamo da Palmanova, la città ideale del Rinascimento. Dopo Sabbioneta, la nostra seconda città fortificata.

Piantina della città
La fortezza di Palmanova è un modello unico nel suo genere. Città a forma di stella a 9 punte a pianta perfettamente simmetrica. Baluardo del rinascimentale concetto di città ideale che il governo veneziano volle a difesa del confine orientale dalle incursioni ottomane e dalle mire espansionistiche dell'Austria. I lavori di costruzione della fortezza ebbero inizio nel 1593 per volontà della Serenissima Repubblica di Venezia. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1960. Il progetto è un capolavoro di ingegneria militare.

Porta Aquileia
Alla città si accede attraverso tre porte monumentali, attribuite all'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi: Porta Aquileia, Porta Udine, Porta Cividale. Nel 1805 fu occupata dalle truppe di Napoleone che qui stabilì il suo quartier generale. Poi la città passò sotto il dominio Asburgico (1814/1866).


Piazza Grande

Macchinari lignei in Piazza, Museo all'aperto
Interessante l'esposizione, in Piazza Grande, di macchine in legno utilizzate per la costruzione delle fortificazioni.



Piazza Grande. Esagonale. Qui sorgono il Duomo e gli altri Palazzi importanti. E' il cuore della città, antica piazza delle armi. Da essa partono, a raggiera, le vie principali della città. Tre borghi e tre contrade. Al centro si erge lo stendardo, simbolo della città. 

Il Duomo
Il Duomo è in stile baroccheggiante. La facciata in pietra d'Istria (pietra bianca d'Orsera e pietra grigia d'Aurisina). Il timpano reca un leone in bronzo. Il campanile è tozzo perchè non doveva essere visibile dall'esterno della fortezza.

Facciata del Duomo
 Interessante, all'interno, il soffitto di legno di Larice dipinto.
VEDI IL VIDEO DI ASHLEY da Palmanova alla Slovenia, il nostro viaggio
Interno del Duomo
In Piazza, apprezzatissimi gli scacchi e la dama giganti. Abbiamo trascorso almeno un'ora a fare partite sotto uno splendido sole nella tranquilla Palmanova, prima di dirigerci fuori le mura per una meravigliosa passeggiata nella natura che circonda la fortezza.

Partita a scacchi giganti

Partita a dama
La passeggiata è stata bellissima. Incredibile pensare che una città ha al suo esterno un verde paradiso!

L'inizio della camminata seguendo le mura

Piccola sosta

Un ponticello con mille rane!

Giacomo guarda le tartarughe e le anatre
Verso Porta Cividale




mercoledì 14 settembre 2016

SABBIONETA (MV): la città-stella di Vespasiano Gonzaga

La loggia del Teatro all'antica
Ultimo giorno di vacanza... prima di affrontare un nuovo anno scolastico con tutte le fatiche annesse, cosa c'è di meglio di una breve gita cultural-musicale a pochi km da casa? Siamo partiti alla mattina presto per visitare la "Città ideale Patrimonio dell'umanità", Sabbioneta, in provincia di Mantova e come Mantova legata alla famiglia Gonzaga, in particolare alla figura di Vespasiano Gonzaga (1531), figlio di Luigi e Isabella Colonna, cresciuto alla corte di Spagna. La cittadina la lasciò a lui in eredità lo zio Ludovico e Vespasiano creò ivi il suo feudo facendo diventare Sabbioneta il gioiello che ancora oggi è. Merita la visita! 
Vespasiano a cavallo (statua lignea) a Palazzo Ducale
La città è circondata da mura e ha forma di stella esagonale. Vi sono sei bastioni ai vertici e due accessi: Porta Vittoria a nord-ovest e Porta Imperiale a sud-est. Le due porte sono collegata da Via Vespasiano Gonzaga... Noi siamo entrati da Porta Imperiale.

La cinta muraria
PALAZZO GIARDINO
E così ci siamo ritrovati subito in Piazza D'Armi... e siamo partiti per la nostra visita con Palazzo Giardino (1578-88), villa suburbana, parte della zona della città riservata esclusivamente al Principe. Ivi si recava a leggere e rilassarsi. Il “Casino”, detto comunemente Palazzo Giardino, è una modesta costruzione dall’aspetto rustico, posta tra la galleria e il “Corridor piccolo”. Fu edificato prima del 1580 e terminato nel maggio del 1588, per essere la residenza privata e il luogo dell’otium del duca.
L’esterno, coronato da un prezioso cornicione in quercia scolpito nel 1583, fu dipinto nel maggio del 1588 a motivi geometrici come i palazzi dell’antica strada Giulia, l’attuale via Vespasiano Gonzaga. L’interno fu decorato dall’equipe di artisti coordinati da Bernardino Campi tra il 1582 e il 1587.

Piazza D'Armi

Proprio qui si acquista il biglietto cumulativo per visitare l'intera città (28 euro in due adulti, i bambini 0-12 sono gratis). Insieme al biglietto vi daranno anche l'utile mappa della città. SITO DEL PALAZZO

Mappa e biglietto
Mappa 3D della città
L'interno del Palazzo è molto suggestivo. Ogni sala è una sorpresa, dalla Sala dei Venti in cui si acquistano i biglietti, alla Sala di Marte del Piano Terra...


... per salire alla Camera dei Cesari, la Camera di Filemone e Bauci, la Camera dei miti, il Corridoio di Orfeo, il Camerino di Enea e la Sala degli Specchi e il Camerino delle grazie...

Icaro

Corridoio di Orfeo

Le Grazie

Camerino di Enea

Sala degli Specchi
... per finire nella Galleria, costruita per essere il contenitore della collezione archeologica del Duca:

La Galleria
TEATRO ALL'ANTICA di Vincenzo Scamozzi
Dopo il Palazzo Ducale, il luogo di maggiore interesse "musicale", il meraviglioso Teatro all'antica, che abbiamo meglio apprezzato dopo aver visto il Teatro Olimpico di Vicenza... Il Teatro all'antica è il primo esempio di teatro stabile d'Europa costruito dal nulla e non vincolato a strutture preesistenti. Lo disegnò Vincenzo Scamozzi, reduce dall'edificazione, appunto, dell'Olimpico di Vicenza. Il teatro fu realizzato tra il 1588 e il 1590.

Esterno del teatro
L'esterno è a due ordini. La scritta latina: "Le stesse rovine insegnano quanto grande fu Roma". La sala è a forma rettangolare suddivisa in due quadrati, uno occupato dal palco dove c'era la scena fissa progettata da Scamozzi e ora riprodotta:

Il palco

...e l'altro occupato dalla cavea semicircolare su cui si erge l'originale loggia:Il teatro scamozziano può considerarsi uno tra i primi esempi di edifici teatrali moderni: il primo europeo di teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito. È stato definito dalla storiografia anche teatro moderno per la presenza di elementi innovatori per l'epoca, quali la facciata autonoma, il diversificato sistema d'ingressi, la forma mistilinea della cavea, l'orchestra inclinata, il retropalco dotato di camerini per i comici e per i musici. Uno spazio teatrale in bilico tra tradizione e innovazione che genialmente sintetizzava la culturale teatrale del XVI secolo e si apriva al futuro

Cavea e loggia
Il raffinato prospetto esterno è ripartito in due ordini: la fascia marcapiano mostra la scritta ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET (Quanto fu grande Roma ce lo dicono le sue rovine). Il teatro ha una struttura elegante. La citata cavea mistilinea è sormontata da un peristilio corinzio affrescato con Cesari monocromi, coronato da statue di divinità mitologiche e concluso ai lati da nicchie e busti collocati in intercolumni ciecati.
A lato due affreschi originali, uno che raffigura il Campidoglio e l'altro Castel Sant'Angelo:

Affresco di Castel Sant'Angelo
Qui il video di una sonata di Bach eseguita nel Teatro all'antica:https://youtu.be/PW9LKeNDGm0

Dopo il Teatro, il Palazzo Ducale, nella piazza omonima, in cui oggi era anche giorno di mercato.
Il Palazzo Ducale era sede di rappresentanza, centro della vita pubblica e amministrativa della città.
Palazzo Ducale
Anche qui c'è una successione di di sale delle quali sono da ammirarte i soffitti:

Sala dei Dardi o Sala d'oro

Sala delle Aquile

Sala degli Imperatori

Sala degli elefanti

Sala dei grappoli
Spettacolare poi la visita alla Chiesa della Beata Vergine Incoronata (per la quale si paga un biglietto a parte):

Verso la Chiesa

Esterno della Chiesa
Interno esagonale

Madonna delle 7 spade

Monumento funebre di Vespasiano

Soffitto con lanterna (settecentesca)
Infine, girando per la città, siamo passati dalla Chiesa di Santa Maria Assunta con la cappella progettata dal Bibiena.

Santa Maria Assunta
e dalla Sinagoga.


Per concludere, la scorta di leccornie del luigo: ovviamente la SBRISOLONA! Nella Pasticceria per eccellenza di Sabbioneta: Pasticceria Atena, www.pasticceriaatena.it

La sbrisolona

Altre prelibatezze


 E qualcosina anche nek Forno Alimentari di tradizione della città, "Maglia":

Vetrina del Forno Maglia