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lunedì 14 settembre 2015

VIENNA: Schönbrunn (giardino e Museo dei bambini) e Zoo

Antonio, Luca e Giacomo a Schönbrunn

Lo Schloss Schönbrunn rimane una della mete più affascinanti di Vienna. L'imponente facciata barocca che risplende nel suo colore giallo è uno spettacolo che non dimenticheremo mai. Ci immaginiamo gli Asburgo a passeggio tra le aiuole di rose e le fontane ornate di figure mitologiche all'interno dei giardini alla francese. Il palazzo è patrimonio UNESCO. 

La facciata barocca dello Schloss
Costruito come casino di caccia in mezzo alla riserva in cui i reali si dilettavano a prendere di mira i cervi... fu distrutto nel 1683 durante l'assedio turco di Vienna. Leopoldo I imperatore, tre anni dopo incaricò l'architetto barocco più in voga all'epoca, Johann Fischer von Erlach, di costruire al suo posto una principesca residenza estiva.
 

Durante i 40 anni di regno di Maria Teresa (1740-1780) divenne il fulcro della vita di corte. La passione dell'imperatrice per il rococò è evidente negli interni. Il palazzo si trova nel quartiere di HEITZING e vi si arriva agevolmente con la U-BAHN 4. 



Non abbiamo visitato tutto l'interno del palazzo, perchè richiederebbe un'intera giornata, ma non abbiamo rinunciato all'esperienza di vestirsi da nobili austriaci del Settecento! Ed è stato divertentissimo. Questo è possibile al MUSEO DEI BAMBINI di Schönbrunn: 
INFORMAZIONI:
Apertura: 10/17 sab, dom e festivi
Prezzo: 9/7,50 euro
FAMIGLIA: 26/17 euro

POSSIBILE FARE BIGLIETTO PER MUSEO BAMBINI + LABIRINTO + ZOO! 


I Giardini alla francese del palazzo sono una sinfonia di colori. Aperto al pubblico da Giuseppe II nel 1779, il parco nasconde un gran numero di angoli interessanti. Lo schema dei viali è a reticolo.
La Gloriette


A TUTTA COI TRAVESTIMENTI!!





RE ANTONIO D'ASBURGO
 Nel museo interattivo per i bambini scoprirai tante cose interessanti sulla vita di tutti i giorni dei figli degli imperatori:  che abiti indossavano? Com'era l'igiene personale? Inoltre potrai imparare il linguaggio del ventaglio e divertirti a indossare travestimenti!



Vi sono sale dedicate ai giocattoli e alle abitudini di vita a palazzo. 

Re Giacomo III

Giochi da principi
Divertentissimo e educativo poter sperimentare i giochi e la toilette dei principi asburgici. Quanti profumi! 


E come si vestivano? Quante cose dovevano indossare! 
















IL LABIRINTO

Il Labirinto è stato tracciato secondo modelli storici su un'area complessiva di 1.715 m². Al centro si trovano una piattaforma panoramica  e due pietre dell'armonia fonte d'energia. Ricostruito secondi progetti storici, il Dedalo invita alla scoperta. Su una superficie complessiva di 2.700 m² ci sono tanti giochi divertenti da provare, per grandi e piccini. Progettato da Günter Beltzig, esperto di aree giochi, il Labyrinthikon è un'area giochi attrezzata per sperimentare e scatenarsi



LO ZOO DI VIENNA


SI CONSIGLIA DI FARE I BIGLIETTI ON LINE! 

Il giardino zoologico di Schönbrunn, a Vienna, è lo zoo più antico al mondo! In quanto parte del sito della residenza estiva imperiale di Schönbrunn, patrimonio mondiale dell’UNESCO,lo zoo offre ai visitatori una combinazione unica di cultura e natura e interessanti spunti sulla tutela delle specie e della natura. È all’eleganza imperiale che il giardino zoologico deve oggi il suo fascino particolare.


Dai pinguini, agli oranghi fino ai panda giganti: nella cornice unica del patrimonio mondiale dell’UNESCO vi attendono oltre 700 specie animali e un viaggio attraverso i più svariati habitat, dall’Artide ai Tropici. Il giardino zoologico di Schönbrunn, a Vienna, è lo zoo più antico al mondo ed è stato votato miglior zoo d’Europa per cinque anni consecutivi. In quanto parte del sito della residenza estiva imperiale di Schönbrunn, patrimonio mondiale dell’UNESCO, lo zoo offre ai visitatori una combinazione unica di cultura e natura e interessanti spunti sulla tutela delle specie e della natura. È all’eleganza imperiale che il giardino zoologico deve oggi il suo fascino particolare.


Inutile dire che i ragazzi si sono divertiti un sacco! Ormai vantiamo un serie di zoo da fare invidia! Vai sul nostro menu e clicca Zoo! 




Per diverse specie è concesso assistere al momento dei pasti, un’esperienza che riserva grandi emozioni. Particolarmente apprezzato è il pasto dei leoni marini. I vari punti di ristoro offrono un’ampia scelta gastronomica, comprese molte specialità austriache. Per concludere, interessanti visite guida e il giro con la linea panoramica rendono la visita al giardino zoologico di Schönbrunn un’esperienza unica.


Ma gli animali preferiti sono senz’altro i panda giganti. Il giardino zoologico di Schönbrunn è tra i pochi zoo al mondo cui la Repubblica Cinese ha affidato una coppia di panda. Ed è l’unico d’Europa ad allevare naturalmente questa specie a rischio d’estinzione.


ATTENZIONE NO CANI!
Purtroppo l’accesso ai cani è vietato nell’intera area del parco del castello e quindi anche nel giardino zoologico. Sono esclusi dal divieto di accesso i cani guida e i cani da assistenza opportunamente addestrati (provvisti di documento di riconoscimento e pettorina).

domenica 13 settembre 2015

VIENNA (Austria): Burggarten, Prater, Chiesa Agostiniana e altro ancora...

Omaggio a Mozart nel Burggarten
Tempo di esplorazioni veloci... per vedere Vienna con calma ci vorrebbe almeno un mese. Noi avevamo 4 giorni e non si può pretendere troppo approfondimento. Ma per comprendere al meglio lo spirito di una città l'ideale è anche passeggiare sbagliando strada... così abbiamo fatto alla ricerca della Statua di Mozart e dela meravigliosa chiave di violino floreale in Burggarten, alle spalle della Hofburg, residenza degli Asburgo dal 1279 fino al crollo della monarchia austriaca sotto Carlo I nel 1918. 

Antonio con Mozart
Se avete bambine, non potete saltare il museo dedicato alla Principessa Sissi... ma con due maschi abbiamo preferito andare al Prater prendendo un tram e la Metro. Prima, però, siamo passati davanti ad una serie di meraviglie.

1. L'Albertina, ove ci sarebbero da vedere quadri meravigliosi da Monet a Picasso:

Ingresso dell'Albertina
2. Un bellissimo negozio di souvenir musicali, che per fortuna mia (e sfortuna loro) era chiuso altrimenti avrei riempito una valigia:

Giacomo davanti alla vetrina
3. L'Augustinerkirche, Chiesa Agostiniana, dove sono conservati i 54 cuori dei sovrani di dinastia asburgica... e che ospita regolarmente concerti serali e la messa domenicale delle 11 cantata! Ma altro che chitarra... cantata per davvero! www.hochamt.at
Guardate questo video per rendervi conto: Prove all'AugustinerKirche

Giacomo e Antonio all'interno della chiesa agostiniana
4. Abbiamo fatto una sosta alla Palmenhaus, www.palmenhaus.at   un Cafè ricavato in una serra vittoriana restaurata, con soffitti ad arco, pareti in vetro e travi in acciaio e... palme e vegetazione intorno ai tavolini.

La Palmenhaus dal Burggarten
5. Il Museo di Storia dell'Arte, www.khm.at la cui cupola è piaciuta particolarmente ad Antonio e che sorge di fronte al Museo di Storia Naturale in un altro edificio analogo, il colpo d'occhio è notevole.

Antonio davanti al museo
Dopo un tram e una fermata di Metro, siamo arrivati al Prater www.wiener-prater.at, tanto sognato dai bambini, un po' meno dagli adulti, anche se vedere la storica ruota è sempre emozionante. Giacomo e Antonio non sono dei cuor di leone (in particolare Giacomo ha paura anche della sua ombra) e quindi andare al Prater con loro non è stato devastante da un punto di vista economico. Le uniche due attrazioni che abbiamo provato sono la ruota floreale (quella nuova da cui si vede Vienna dall'alto e si vede anche la ruota più antica) e poi ho convinto Antonio a salire su un Pony... esperienza che se non si fa in questi posti non si farà mai nella vita. Gli è piaciuto. Peccato che Giacomo si sia rifiutato. Gli altri "giochi" che abbiamo saggiamente evitato sono a dir poco impressionanti... mi chiedo sempre cosa spinga le persone a sottoporsi a simili paure e al reale rischio d'infarto, eppure... c'è sempre gente in fila!

Antonio si avvicina al Prater

La vecchia ruota vista dalla nuova ruota floreale

Antonio a Cavallo
E per finire... la consueta sosta in una Konditorei, questa volta la migliore di Vienna: Demel, Ceffè elegantissimo a due passi dalla Hofburg, www.Demel.at... davvero un attentato alla linea per chiunque! Ma come resistere? Famosa la Ana demel Torte, una bomba calorica a base di cioccolato e gianduia... slurp!

L'irresistibile vetrina di Demel

Antonio davanti alla vetrina di Demel con teatrino
Non siamo riusciti ad assistere alle prove nè tantomeno ad uno spettacolo della famosissima Scuola di Equitazione Spagnola www.srs.at: occorre comprare i biglietti mesi e mesi prima! Protagonisti di questi spettacoli equestri a suon di musica sono i cavalli lipizzani: accontentiamoci di guardare un video, che propongo anche a voi:


venerdì 11 settembre 2015

VIENNA: Casa della Musica, Franziskanerkirche, Cat Café

Giacomo e Antonio giocano alla Casa della Musica
Non potevamo non fare tappa anche alla Casa della Musica di Vienna, Haus der Musik, Seilerstätte 30 (www.hdm.at) alla quale si può accedere con biglietto cumulativo insieme alla Casa di Mozart (17euro adulti e 7euro bambini... peccato averlo scoperto adesso! Mi era sfuggito! Se ci andate ricordatelo). 

L'ingresso della Casa della Musica
Abbiamo avuto un compagno di viaggio d'eccezione: il Maestro Evelino Pidò, che non aveva mai visitato il museo. Nel cortile interno che si intravede nella foto qui sopra c'è un pianoforte a mezzacoda disponibile per essere suonato. Antonio fremeva.... ma purtroppo era in corso una riunione e non gli hanno concesso di suonare. Peccato! Forse un eccesso di preoccupazione. Non credo avrebbe arrecato alcun disturbo, ma gli Austriaci sono assai rigidi. 

Dopo aver acquistato i biglietti siamo entrati nel mondo musicale dei 4 piani del museo salendo la Scala... musicale sonora che conduce al 1° piano, interamente dedicato ai Wiener Philarmoniker, la famosa orchestra di Vienna: http://www.wienerphilharmoniker.at/

Giacomo sale la scala musicale sonora
Una signora sale suonando i gradini...
In particolare, il museo propone di ascoltare Concerti di Capodanno (c'è una sala con schermo che li trasmette ininterrottamente) più o meno recenti dove, come sapete, viene invitato ogni anno un Direttore d'orchestra diverso. Per esempio, Riccardo Muti è salito sul podio nel 1997 (ma anche nel 1993, 2000 e 2004): I parte concerto di capodanno 1997, Muti, Herbert von Karajan in 1987: Radetzky, Claudio Abbado (1988, Concerto 1988 1991), Carlos Kleiber (1989, 1992: Concerto integrale), Zubin Mehta (1990, 1995, 1998, 2007: Concerto Integrale in HD, 2015),  Lorin Maazel (1994, 1996: Parte finale concerto, 1999, 2005), Nikolaus Harnoncourt (2001, 2003: Radetzky March), Seiji Ozawa (2002: Plappermaulchen), Mariss Jansons (2006, 2012: Carmen Quadrille), Georges Prêtre (2008, 2010: II Parte Concerto in HD), Daniel Barenboim (2009, 2014: Sul bel Danubio Blu, Concerto completo in HD and Franz Welser-Möst (2011Concerto integrale, 2013). 

Giacomo ascolta i Wiener in cuffia
Con un gioco di dadi e uno schermo gigante (che non abbiamo molto capito...) si poteva sperimentare la composizione di un Valzer giocando. A Giacomo è piaciuto molto... Antonio, invece, cercava di capire...

Antonio al gioco del valzer

Giacomo e Antonio davanti ai Direttori più famosi
Saliamo le scale per accedere alla SONOSFERA della Casa del Suono, in cui abbiamo potuto sperimentare varie esperienze sonore (come alla Casa del Suono di Parma! Più piccola ma forse più bella!) a partire dalla suggestiva (inquietante) ricostruzione dei suoni che sentivamo nella pancia della mamma con tanto di immagine di un feto proiettata a centro stanza. 

Antonio all'ingresso della fonosfera
Sinceramente non mi ha affascinato più di tanto questo piano, che era più adatto a studiosi di acustica che a musicisti. Giacomo era terrorizzato dal buio, dalle luci e da suoni strani provenienti da chissà dove. Antonio era più interessato, ma non come in casa Mozart. I "giochi" musicali sono ascolti in cuffia di vari suoni selezionabili con touch screens, stanze sonore per esperienze uditive di vario tipo.

Sonosfera nel buio

Bocche da cliccare per fare uscire suoni...
Il III piano è più tranquillo. Ogni stanza che si attraversa è dedicata ad un compositore viennese: Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Johann Strauss, Gustav Mahler, la seconda Scuola Viennese di Arnold Schönberg, Alban Berg e Anton Webern. Ognuno è "ambientato" nel suo tempo e vi sono alcuni oggetti appartenuti a loro come gli occhiali di Schubert o i cornetti che usava Beethoven per ascoltare quando era sordo con una interessante simulazione di come probabilmente percepisse i suoni. 

Una porta del museo con la chiave di basso

Cornetti di Beethoven

 Alla fine di questo percorso storico, davanti ad un grande schermo è possibile "simulare" la direzione d'orchestra avendo di fronte i Wiener in un filmato che obbedisce al ritmo battuto da una bacchetta evidentemente connessa allo schermo. Divertente, ma assai distante dalla realtà! 

Insomma, era il museo "musicale" più quotato su tutte le guide, ma io sono rimasta un po' delusa. Non ho per niente capito il senso di tutta l'ultimissima parte denominata "Virtostage" in cui era possibile creare tramite il linguaggio del corpo un'opera multimediale. 

Il dopo museo, ormai lo sapete anche voi, prevede una sosta "rigenerante" in un Cefè... e questa volta abbiamo scelto un posto davvero originale, che Giacomo desiderava tantissimo visitare: il Cafe Neko (www.cafeneko.at) in Blumenstockgasse 5, non lontano dalla bellissima Franziskanerkirche che contiene l'organo più antico di Vienna e dalla casa della star della lirica Anna Netrebko (ce lo ha rivelato il Maestro Pidò)!


Franziskanerkirche

Nell'attico di questa casa abita quando è a Vienna Anna Netrebko
Il Cafè Neko è un "Cat Cafè", cioè un locale in cui i gatti girano liberi e possono accoccolarsi vicino o sui clienti. Si possino accarezzare, pettinare con apposite spazzole per gatti messe a disposizione, far giocare con piccoli giochi per gatti. Per loro ci sono piattini di croccantini, scatole in cui entrare, strutture su cui arrampicarsi e farsi le unghie, ceste e cestini con coperte. L'idea è di una giapponese, proprietaria e gestore del locale, Ishimitsu Takako, che ci ha raccontato che in Giappone i Cat Cafè sono numerosi. 

Giacomo fa giocare un gatto al Cafè Neko
Divertente vero? Avremmo voluto concludere la giornata con la storica Wiener Schnitzel di Figlmüller www.figlmueller.at l'inventore della famosa cotoletta... ma abbiamo trovato sempre coda, persino alle 18.30! Peccato! L'abbiamo mangiata buonissima anche in altri locali, ma mi sarebbe piaciuto assaggiare quella più famosa!

Antonio verso la Wiene Schnitzel...
... mmmmm!!!