"...LA QUIETE MAGICA
DI QUESTO PAESAGGIO
CHE SI LIBRA TRA CIELO E MARE
E DOVE IL TEMPO SCORRE LENTO
E IL RITMO DELLA VITA
E' RIMASTO QUELLO DI TANTI ANNI FA".
(ERNEST HEMINGWAY)
Oggi siamo saliti a bordo della "Nuova Saturno", la motonave che ci mancava per completare la nostra esperienza in mare di questa vacanza. Questa volta abbiamo solcato sia acque salate sia dolci, perchè la meta sono i Casoni della Riseva Naturale Foce dello Stella. Ed ecco infatti le enormi distese di canneti, che non possono certo crescere in acque salate.
Il Capitano Adriano Zentilin ha una grande passione per la sua terra. Originario di Marano Lagunare, (Vedi la nostra visita a Marano Lagunare) proviene da una famiglia di pescatori. La madre, ci ha raccontato, barattava pesce per qualche sacco di farina o delle uova, navigando dai Casoni a Marano alle 3 di mattina.
Vite di grandi sacrifici ora ripagate (seppur ancora indubbiamente con tantissimo lavoro) dall'attività turistica iniziata nel 1969 dal lungimirante zio di Adriano, Geremia, oggi più che ottantenne, ma sempre attento a vigilare sul lavoro del nipote, anche se da casa. Un business coi fiocchi, organizzato in ogni dettaglio dalla famiglia di Adriano composta, oltre che dallo zio, da tre figli e la moglie Luisa, amministratrice della ditta.
La mini crociera mattutina estiva che abbiamo scelto, "Escursione sul fiume Stella con visita alla Riserva naturale F.V.G. (oasi WWF) e sosta ai Casoni antichi rifugi dei pescatori", ha questo programma:
Programma:
Partenza da Lignano alle ore 9.45
Sosta di circa 45 min presso i Casoni del Fiume Stella con panini, folklore e racconti)
Rientro in porto a Lignano alle 12.30
Prezzi: intero, 18 euro.
Ragazzi under 13, 9 euro.
Bimbi under 6, gratis.
Un bambino per famiglia gratis al lunedì e al venerdì.
Sito Internet: http://www.saturnodageremia.it/
Cell. (++39)_33 55 36 86 85
Capitan Adriano mette subito in luce la sua simpatia, coinvolgendo i passeggeri, specialmente i ragazzi di un centro estivo che occupavano tutto il primo piano dell'imbarcazione. L'attenzione ai bambini fa di questa crociera la più adatta ai più piccoli di tutte quelle programmate sia dalla stessa Nuova Saturno, sia dalle altre compagnie. Un po' di musica (cantautori italiani), accompagna la navigazione, forse non apprezzata da tutti, ma trasmessa comunque ad un volume che non disturba e spenta intellligentemente quando si trattava di ammirare gli uccelli della Laguna (più di 300 specie popolano questo biotopo!) e ascoltare i loro versi nel silenzio. Alla musica si alternano utili spiegazioni del Capitano che con parole semplici e divertenti battute, ci ha spiegato tante cose della sua terra.
"...Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini..."
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini..."
(Gabriele d'Annunzio)
Per esempio come si chiamano quei pali a strisce verdi o rosse che delimitano la Litoranea, la "strada" ch seguono le barche, e la loro funzione: si chiamano briccole e appunto delimitano la via navigabile che ha una profondità tra i 2 e i 5m ma può anche scendere a 1,50 m come oggi e la barca lascia una scia marrone. Il resto della superficie d'acqua, con canali poco profondi, è percorribile solo con le batele, tipiche imbarcazioni lagunari piatte.
Navighiamo tra le barene, formazioni lagunari, isolotti, quasi sempre emergenti tranne nei periodi di alta marea sopra la norma. Velme sono invece quelle superfici che periodicamente affondano e affiorano a seconda delle maree, governate, come sappiamo, dalle fasi lunari. Affascinanti le bilance, reti appese, secondo tradizione, una delle tecniche di pesca di una volta.
Avvistiamo i primi casoni, ancora gestiti da pescatori. A differenza di quelli che abbiamo visto nella Laguna di Grado (che godono delle normative di Maria Teresa d'Austria!), qui i casoni sono fatti "come una volta" cioè con materiali leggeri trasportabili con le batele. Hanno il tetto di canne e la porta a ovest, come tutti i casoni, per evitare i venti provenienti quasi sempre da est. Non si possono comprare i casoni. Ma si tramandano di generazione in generazione e per possederne uno bisogna essere di Marano Lagunare o... sposarsi con un maranese!
Incredibili gli incontri ravvicinati con i cigni, che non temono le imbarcazioni che sono solite solcare quotidianamente queste acque. Amichevoli, si avvicinano a ricevere un boccone di pane... qui mamma con i suoi piccoli.
Capitan Adriano è esperto di natura e ci indica le specie di uccelli che avvistiamo durante la navigazione: Gabbiani reali, Cigni reali, Cormorani, Beccacce, Cavalieri d'Italia, Folaghe, Aironi, Gallinelle d'acqua... già in parte da noi ammirati nella nostra gita alla Riserva di Canal Novo.
Dulcis in fundo, nei pressi dei Casoni dello Stella, Adriano ci fa notare un gruppo di Cefali:
"... i silenzi sono dolcissimi, i rumori sono quelli di un cefalo che qua e là guizza a mezz'aria e ricade nell'acqua, del fruscio delle foglie appena mosse dal vento, del richiamo degli uccelli migratori che arrivano dopo un lungo viaggio dai Paesi dell'Est e scendono con larghe volute sulla laguna..., rimasta antica nei suoi umori e nel sapore della vita..." (Ernest Hemingway, Di là dal fiume tra gli alberi", 1948).
L'origine della laguna risale a 5.000/6.000 anni fa. Il bacino si estende tra la pianura friulana ed il mare Adriatico e tra i due grandi fiumi della regione, il Tagliamento e l'Isonzo. Molti uccelli sono ittiofoghi (che si cibano di pesci) e quelli malacofagi (che si cibano di molluschi)... quante cose abbiamo imparato! L'Oasi protetta con divieto di caccia risale al 1976. Mentre la Riserva Naturale è del 1996.
Nel 2017 i casoni della famiglia di Adriano hanno subito un terribile incendio, non si sa ancora perchè (si spera non per l'invidia di qualcuno). La famiglia ha saputo rimboccarsi le maniche, ricostruire i casoni bruciati e ripartire con l'attività, anche grazie al supporto dei proprietari dei casoni vicini. Quando si parla di buona volontà delle persone originarie di queste zone. I casoni sono tradizionalmente in legno e canna palustre e per costruirli occorre tanta abilità e pazienza. Le canne sono legate insieme da una specie di ago gigante... rigorosamente a mano!
Al centro del casone, il tradizionale fogher, unico elemento del casone in mattoni.
Dopo un delizioso paninetto alla mortadella (1,50 euro) al banchetto allestito per noi passeggeri, il Capitano ci intrattiene con storie e canzoni, sfoggiando abilità alla chitarra: ecco un breve video de La Madonnina del mare.
Dopo questa piacevole sosta folkroristica, si riparte verso Lignano. Ritorno in mare aperto. E Capitan Adriano ci sorprende ancora... con la tromba! Per la gioia di Giacomo.
CAPITANO MIO CAPITANO... GRAZIE! e complimenti per la passione e l'attaccamento alla tua terra, alla tua famiglia, alla tua storia.
Abbiamo imparato tanto anche oggi. E sarà uno dei nostri bei ricordi, sempre. Questa la dedica per me di Adriano, sul suo libro "Lungo i canali tra i canneti" che potete acquistare a bordo a 8 euro.