Da
qualunque luogo si arrivi, San Gimignano svetta sulla collina, alta 334
metri, con le sue numerose torri. Ancor oggi se ne contano tredici. Si
dice che nel Trecento ve ne fossero settantadue, almeno una per ogni
famiglia benestante, che potevano così mostrare, attraverso la
costruzione di una torre, il proprio potere economico (molte sono ancora
visibili nel corpo dei palazzi benché "scamozzate"). - See more at:
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San Gimignano è patrimonio dell'umanità. San Gimignano sorge su un luogo abitato sicuramente dagli Etruschi, almeno dal III sec. a. C. Il colle era stato scelto per questioni strategiche, essendo dominante (324 m) sull'alta Val d'Elsa.
La Manhattan del Medioevo... Skyline di San Gimignano
San Gimignano è soprattutto famosa per le torri medievali che ancora
svettano sul suo panorama, che le hanno valso il soprannome di Manhattan del medioevo.
Delle 72 tra torri e case-torri, esistenti nel periodo d'oro del
Comune, ne restavano venticinque nel 1580 ed oggi ne restano sedici, con
altre scapitozzate intravedibili nel tessuto urbano. La più antica è la
Torre Rognosa, che è alta 51 metri, mentre la più alta è la Torre del Podestà, detta anche Torre Grossa, di 54 metri.
Torre Grossa e Palazzo Podestà
"Nell'intersezione
delle due direttrici principali, nel punto altimetricamente più
elevato, si trovano le piazze cittadine: piazza del Duomo e piazza della
Cisterna. Piazza Pecori è un pittoresco slargo sul fianco della
collegiata che assomiglia più a un cortile interno privato.
Affacciate
sulle piazze e sulle vie principali si trovano le torri e case torri
dell'antica aristocrazia mercantile e finanziaria, architetture
eccezionali per numero e per stato di conservazione.
Una delle "case-torri"
Oggi tutti gli edifici appaiono attaccati l'uno all'altro ma
osservando attentamente si può notare che in passato tra una casa e
l'altra vi fosse uno spazio molto stretto (ora riempito con mattoni).
Questi interstizi sono troppo stretti per permettere il passaggio di una
persona (sono infatti larghi quanto un mattone), e venivano chiamativicoli dei malvicini
poiché erano dovuti agli attriti sociali tra compaesani e quando
qualcuno non permetteva al futuro vicino di costruire l'abitazione a
ridosso della propria si creavano inevitabilmente questi interstizi. Il
vantaggio di costruire a ridosso di un edificio esistente sta nel fatto
che è sufficiente costruire solo tre pareti esterne, risparmiando così
materiale e manodopera.
Piazza della Cisterna
Il
centro cittadino si articola sulle direttrici principali che convergono
nelle due piazze attigue di piazza della Cisterna e piazza del Duomo.
Facciata del Duomo di San Gimignano
Il Duomo
è uno dei monumenti più significativi della città. Le pareti della
Chiesa, a pianta basilicale, sono interamente coperti di affreschi che
raccontano le storie dell'Antico (sinistra) e nuovo (destra) testamento e
abbiamo avuto il piacere di fare un'accurata visita con audioguida che
tutti i bambini hanno ascoltato con grandissima attenzione osservando
gli affreschi! Che meraviglia! Vedi Video Duomo San Gimignano
Affresco dell'Ultima Cena
Hanno sicuramente imparato tantissime cose che serviranno per decifrare affreschi e dipinti anche in futuro.
Dalla
creazione del mondo a quella di Adamo ed Eva, la cacciata dal Paradiso,
Noè, Caino e Abele, Abramo, Giuseppe... per ogni episodio un
meraviglioso affresco di pittori della scuola senese del XIV sec. E la
nascita di Gesù, i Re Magi, la presentazione al Tempio, la strage degli
Innocenti, Il battesimo, Lazzaro (Giacomo: mi è piaciuta la mummia...),
la cattura, la flagellazione, le preghiere nell'orto dei Getzemani, la
Crocifissione, l'affresco più imponente.
L'interno... con le audioguide!
Soffitto della Navata centrale
L'affresco più grande: Crocifissione
E poi la bellissima Cappella di Santa Fina (1238-12 marzo 1253),
la Santa cara a San Gimignano, la cui storia è davvero affascinante. La
cappella è stata creata da tre artisti di chiara fama: l'architetto
Giuliano da Maiano, lo scultore Benedetto da Maiano e il pittore Domenico Ghirlandaio,
autore dell'affresco che ritrae Santa Fina morente. Santa Fina,
infatti, morì giovanissima (15 anni) dopo una triste vita flagellata da
una terribile malattia. Ella decise di vivere il resto dei suoi giorni
da malata sdraiata su di una tavola di quercia per emulare il sacrificio
di Gesù in croce. I topi e i vermi divoravano il suo corpo piagato e al
momento della morte sotto al suo corpo crebbero viole gialle, dette di
San Gimignano o Viole di Santa Fina, che ancor oggi fioriscono a
Primavera tra le pietre degli edifici della città.
Santa Fina morente con San Gregorio Magno che le annuncia la morte imminente
Nella Cappella sono conservate le Reliquie della Santa, mentre il dito di San Gimignano è nella cappella a sinistra dell'Altare.
Le Reliquie della Santa
Dopo tanta arte... una meritata merenda/pranzo tipicamente toscana: PANINO ALLA PORCHETTA....
..... passeggiando per il Borgo medievale affollato di turisti.
San Gimignano da un punto panoramico
LA NATURA TOSCANA NEI DINTORNI:
Giacomo e Antonio davanti all'Agriturismo
Abbiamo soggiornato, per questa 3 giorni toscana, all'Agriturismo Montegonfoli
in Via S. Andrea 23, Ulignano (San Gimignano), un pardiso tranquillo da
cui si poteva godere di una vista mozzafiato verso San Gimignano e
anche sulle colline toscane coltivate a viti e ulivi.
San Gimignano in lontananza dal nostro Agriturismo
L'Agriturismo
non offre servizio ristorante nè prima colazione, ma le sue stanze sono
dotate di cucina per cui è semplice organizzarsi una cena e
apparecchiare la tavola in mezzo alla natura.
Altro panorama dall'Agriturismo
Abbiamo dedicato un pomeriggio alla natura, tra galline e galli, cavalli e cavallini...
Antonio accarezza "Ma" con la piscina sullo sfondo
Giacomo accarezza "Non lo so" sotto un Ulivo
Giacomo a bordo di una super macchina nelle stalle
Cavalli e cavallini nel Maneggio
Un meraviglioso gallo fotografato da Antonio
Ci siamo portati a casa anche una bottiglia di Vernaccia, dell'Olio extravergine d'oliva e lo zafferano di San Gimignano.
A San Gimignano non manca la musica. Il Paese è patria del Tenore Piero Sardelli (1913-1966), che ha cantato anche alla Scala con Renata Tebaldi e Maria Callas.