Punto di partenza: Tesido - parcheggio presso la Via Unterrainer, ca. 100m al di sopra della chiesa parrocchiale. Potete inserire sul navigatore "Sentiero delle Fiabe" Tesido.
Percorrenza: 01:30 – 02:00 h
Dislivello: 200m
Percorrenza: 01:30 – 02:00 h
Dislivello: 200m
"Immergetevi nel misterioso e affascinante mondo delle Fiabe di Tesido", lungo un percorso circolare di circa 3 km potete scoprire il magico mondo delle fiabe di Tesido raccontate in 4 stazioni. Durante il percorso, potete godervi al tempo stesso il panorama spettacolare delle dolomiti della Val Pusteria. Alla partenza del sentiero c'è anche un timbro che potete stampare sul dorso della mano, su un braccio, o sul vostro diario di viaggio!
Da subito la vista è meravigliosa. Siamo circondati da prati verdissimi, un cielo azzurro e le nuvole bianche come panna montata.
La prima figura in legno delle molte che incontrerete lungo il sentiero, è una fontana, per la verità non funzionante: i capelli della creatura scolpita nel legno sono fiamme di fuoco, ad anticipare il tema della prima fiaba, poco oltre, alla Stazione n. 1. Ogni fiaba è scritta in italiano e in tedesco su cartelli ben visibili, illustrati dai bambini della scuola del paese.
1. L'ORIGINE DEI FOSSATI DEL "RUDLHORN"
In tempi antichi, dalla montagna sopra Tesido, Rudlhorn, 2448m, scendeva un ruscelletto tranquillo. I contadini attingevano da esso per irrigare i campia destra e a sinistra del ruscello. Come spesso succede, ben presto nacque una lite tra gli abitanti del luogo per i diritti sulle acque.
Alla fine si crearono addirittura delle inimicizie tra le varie famiglie, a tal punto che si fecero dei processi per stabilire a chi dovesse appartenere questa benedetta acqua del Rudlhorn.
Dopo un periodo di liti e conflitti, si scatenò un temporale terrificante, diluviò in modo torrenziale, con fulmini e tuoni assordanti. Una Bufer si scatenò sul Rudlhorn, che entro breve fu bianca dalla grandine. Le masse d'acqua accumulatesi scendevano rombando verso valle. Da essa uscì un cane nero che sputò fiamme dalle fauci...
Le acque invasero i prati. La pressione era talmente forte che tremarono padelle e pentole nelle case. Quando tutto il fracasso passò si erano formati gli odierni fossati del RUDLHORN.
Procediamo nel cammino, tra gufi, lepri e scoiattoli di legno, anche qualche inquietante volto diabolico nascosto tra i tronchi...
Oltre al racconto delle fiabe e alle sculture in legno di animali e insetti del bosco, lungo il sentiero vi sono diverse postazioni d'osservazione delle montagne: piccoli monocoli puntati sulle vette con cartellini esplicativi o cartelli che ne riproducono i contorni con i nomi... oppure, c'è sempre la App "Peak Finder":
a) Qui Giacomo osserva dai buchini le vette direttamente dal panorama e legge il nome:
b) Qui Paolo legge il cartellone esplicativo e lo confronta con la realtà:
c) Questa foto, invece, è fatta utilizzando Peak Finder! Meraviglia!
Dopo lo scoiattolo, incontrerete un bivio: il sentiero denominato "PANORAMIC WEG" vira a sinistra e scende. Quello delle fiabe, invece, prosegue in salita. E da qui, per circa 200m di dislivello, la salita non molla mai.
Alla fine del primo tratto c'è la II Stazione delle Fiabe:
2. L'UOMO NERO VICINO AGLI STECCATI DI "MARCHNER"
Nelle vicinanze del maso Marchner si dirama un seniero con uno steccato, una volta molto calpestato dalla strada della Val Pusteria verso Tesido. Qui, una volt, di notte, si vide guizzare una strana luce. La gente aveva paura di questa luce. Di notte non si incamminava spesso in questo sentiero.
Da lontano si vedeva un uomo nero che stava vicino a un paletto. Una volta capitarono dei tessitori provenienti da lontano e si fermarono al bivio degli steccati. Uno disse: facciamo la strada più lunga. Un altro: no, facciamo la scorciatoia. Il terzo: se vediamo l'uomo nero lo colpisco e lo stendo a terra.
Così passarono tardi la sera e c'era l'uomo nero. Il terzo uomo, quello coraggioso, colpì l'uomo nero con un paletto e lo stese a terra. Egli si rialzò bianco in volto e disse: Dio sia ringraziato! Mi avete liberato dalla maledizione! E da allora sparì e mai più nessuno lo vide.
Proseguiamo e il panorama si fa sempre più suggestivo, come questo scatto verso Plan de Corones con il lago nella valle, prima di Valdaora:
Si attraversa una strada asfaltata dove passano le auto e, seguendo le indicazioni che riportano il simbolo del sentiero, una S con un fiore, si prosegue ancora un poco in salita (altri 50m di dislivello) fino ad arrivare, tra insetti e volti di legno, ad un fantastico tavolo di legno con vista ideale per una merenda!
Ed eccoci alla III Stazione:
3. LA LUCE FANTASMA DI TESIDO
Nei prati esterni a Riva di Sotto, a circa 45 min da Tesido, 100 anni fa, di notte, si poteva vedere una luce vagante che compariva e poin scompariva...
... la gente era così spaventata che nessunoi aveva il coraggio di passare da quelle parti. Una volta dei calzolai itineranti lavoravano da quelle parti. Si spostavano a sostare al Maso Feichter, lì vicino e parlavano della luce spettrale. Uno di loro per scherzare disse: se oggi vedo la luce mi faccio accendere la pipa! E così quando arrivarono al punto, videro la luce e il calzolaio la sfidò ed essa apparve davanti a loro vicinissima. Così i tre scapparono e si misero a pregare. Sentirono anche dei rumori dal tetto ed erano terrorizzati. Ma da quel giorno la luce non si vide più.
Ci siamo divertiti ad imitare i tre calzolai... trova l'errore!.... ehm...
4. IL "MUCHELER" E IL MILIONE
Sotto la cima del monte Amper si trova una piccola baita. Il malgaro Mucheler non aveva mai un soldo e il diavolo lo sapeva...
... allora gli offrì un milione di Talleri in cambio... della sua anima una volta morto!
Il Mucheler con tutti quei soldi fece una bell vita. Ma una volta vecchio gli venne paura del patto che aveva fatto col diavolo. Allora chiese consiglio ai Frati di Brunico che gli dissero di costruire una croce in legno dove aveva firmato il patto. Il diavolo arrivò e non volle però concedere al Mucheler di annullare il contratto e diede fuoco alla croce. Allora il malgaro prese dalla mano del diavolo il contratto e lo buttò nelle fiamme e così fu libero...
dove abbiamo mangiato piatti tipici e bevuto una buona birra Forst.
PARTICOLARI DELLA NATURA: FUNGHI, FIORI E FARFALLE DELLA VAL PUSTERIA:
...ERICA...