Per facilitare la visita al museo ed evitare code e attese alle casse è attivo un servizio di biglietteria on line.
INFORMAZIONI:
Ingresso MUSE
Intero: € 10,00 Ridotto: € 8,00 Ingresso famiglie Due genitori con figli minorenni: € 20,00 Un genitore con figli minorenni: € 10,00 Nucleo familiare con Family Card - Trentino Famiglia: € 8,00 Nucleo familiare con Euregio Family Pass (Alto Adige): € 8,00 Nucleo familiare con Tiroler Familien pass (Tirolo): € 8,00
Siamo
partiti per la nostra visita dal piano -1, anche se le guide,
disponibili a rispondere ad ogni domanda, consigliano di partire
dall'alto e scendere. Tuttavia, se andate di mattina in periodo
scolastico, le scolaresche sono tantissime ed è forse meglio andare
controcorrente. Siamo partiti dunque con la storia della Terra, dai
primissimi esseri viventi ai mammiferi, passando dai dinosauri e dagli
uomini primitivi, ai quali sarà poi dedicato uno spazio più vasto al
piano 2. Le parti IN PICCOLO sono tratte dal sito ufficiale del Museo.
Il
percorso espositivo del Muse usa la metafora della montagna per
raccontare la vita sulla Terra. Si inizia dalla cima: terrazza e piano
4 ci fanno incontrare sole e ghiaccio, per poi scendere ad approfondire
le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell'evoluzione,
fino al piano interrato e alla meraviglia della serra
tropicale.
Ogni zona è dotata di pannelli esplicativi e schermi
interattivi per imparare notizie utili sui vari argomenti. Questi
supporti sono disponibili in diverse versioni, per più piccoli e per
ragazzi più grandi.
Le
prime esposizioni del piano raffigurano i fenomeni naturali che
portarono alla formazione della Terra e, poco più di mezzo miliardo di
anni dopo, all'origine delle prime forme di vita. Dopo i reperti di
alcune delle più antiche tracce di vita sulla Terra, le stromatoliti, si
incontrano le misteriose forme di vita di Ediacara, risalenti a circa
600 milioni di anni fa: una diversa organizzazione strutturale che ci
racconta di un modo alternativo di essere “animale”.
Segue
l’incredibile diversità della faune che raccontano il grande tema
dell’esplosione della vita nei mari. I bizzarri organismi della Fauna di
Burgess Shale, uno straordinario laboratorio dell'evoluzione vecchio di
oltre 500 milioni di anni, conducono alla scoperta di artropodi dalle
forme fiabesche e del primo rappresentante del gruppo animale al quale
noi stessi apparteniamo, i Cordati.
La
parte dedicata ai rettili terrestri custodisce uno dei più grandi
archivi a livello europeo di orme fossili di rettili paleozoici e
mesozoici e di dinosauri. Sulle tracce dei grandi rettili si possono
riconoscere le loro caratteristiche orme e ammirare gli imponenti
scheletri a grandezza naturale. La galleria di dinosauri conduce in un
viaggio tra abitudini, eccezionali scoperte e tracce del loro passaggio
anche nel territorio italiano, e dolomitico in particolare dove, fino
alla fine del secolo scorso, il loro rinvenimento era ritenuto
improbabile.
Gli
animali sono imbalsamati. I resti dei teschi degli ominidi sono
posizionati su un pannello che si illumina in corrispondenza degli anni
toccati da un cursore che si può far scorrere sul planisfero
sottostante. Il "gioco" è piaciuto molto!
La
presenza dell’uomo di Neanderthal sui massicci alpini meridionali
durante le fasi più calde dell’ultimo periodo glaciale nel Paleolitico
medio, l’arrivo di Homo sapiens al termine delle grandi glaciazioni nel
Paleolitico superiore e la sua diffusione all'interno delle vallate
alpine nel Mesolitico, l’introduzione di agricoltura ed allevamento nel
Neolitico e la grande innovazione tecnologica della lavorazione dei
metalli nella protostoria.
Interessante
e variopinta la zona della Serra Tropicale, che ormai è frequente
trovare in musei di animali e natura e/o in zoo. Ricordiamo quella dello
zoo di Barcellona e quella delle Cornelle.
Con
una superficie di 600 metri quadrati la serra tropicale ricrea al MUSE
un lembo della foresta pluviale dei Monti Udzungwa, un centro di
diversità ed endemismo dell’Africa Tropicale Orientale in Tanzania. Varcando
la soglia della serra il visitatore viene accolto dall'abbraccio caldo e
umido dei tropici, addentrandosi nelle foreste incontaminate
dell’Africa tropicale, tra cascate e pareti verticali, tra acque
turbinose e una rigogliosa foresta. L’itinerario parte dalla valle del
Kilombero per proseguire nella foresta umida submontana, incontrando una
caleidoscopica diversità di forme e colori appartenenti a piante e
animali unici.
Al
primo piano, giochiamo con la fisica: giochi per comprendere alcune
leggi della Fisica che incontriamo nella vita di tutti i giorni:
In
quest’area troviamo una ventina di postazioni interattive dedicate alle
scienze di base, che coinvolgono il visitatore in brevi e sempici
esperimenti legati a concetti e principi di fisica, matematica e scienze
naturali e che ognuno di noi può osservare nella vita quotidiana.
È
un’esperienza di visita piacevole e divertente, ma al tempo stesso
scientificamente corretta e rigorosa: attraverso la sperimentazione
giocosa il pubblico si avvicina a concetti scientifici a volte anche
complessi con la curiosità di scoprire divertendosi.
Il
tentativo di risposta a questa domanda è il cuore pulsante della sala:
una sfera interattiva sospesa mostra al visitatore i dati dei complessi
sistemi ambientali in modo intuitivo ed affascinante, mentre tutto
intorno vengono affrontate le tematiche di economia, società e
tecnologia coinvolgendo il visitatore in un viaggio alla ricerca di un
paradigma che contempli la cultura del limite e della complessità.
Interessante ma un po' troppo specifico per noi, lo spazio dedicato al genoma umano.
Bello,
ma per noi abbastanza familiare, tutto lo spazio dedicato alla flora e
alla fauna alpine, ai ghiacchi, all'alpinismo. Meravigliosa la vista su
Trento dalla terrazza dell'ultimo piano.
In
conclusione... forse mi aspettavo di più, ma per i bambini e i ragazzi è
di certo un'esperienza da fare e i biglietti non sono cari (11 euro in
tre). Sicuramente interessante per chi non ha esperienza di montagna.
Per chi come noi ha vissuto tanto nelle Dolomiti, resta più suggestivo
trovare le stesse cose nella realtà della natura, vedere un camoscio
libero sui ghiaioni, un'aquila volare nel cielo e uno scoiattolo
arrampicarsi su di un abete, piuttosto che vederli imbalsamati e
"spiegati" da cartellini o da video interattivi. Ma senz'altro la
prossima volta che scorgeremo le forme della natura che abbiamo letto e
osservato in questo museo, lo faremo con maggiore consapevolezza.
![]() | ||||||||||||||||||||||
Giacomo incontra l'Uomo di Neanderthal |
Viaggi in famiglia alla scoperta dei tesori più o meno nascosti del nostro paese... e non solo! Arte, natura, cultura e musica per celebrare IL BELLO
Post più popolari
-
Giacomo osserva i Barboj Una mattina libera a Parma significa: esplorazione dei dintorni. Dopo un maggio caratterizzato da incessanti ...
-
Punto di partenza: Tesido - parcheggio presso la Via Unterrainer, ca. 100m al di sopra della chiesa parrocchiale. Potete inserire sul na...
-
19 settembre 1991 Lo ricordo ancora, avevo 15 anni quando è stata trovata una Mummia in un ghiacciaio non lontano dai luoghi in cui e...

Visualizzazione post con etichetta MUSE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta MUSE. Mostra tutti i post
giovedì 11 aprile 2019
TRENTO: MUSE, Museo della Scienza
Iscriviti a:
Post (Atom)