www.motonaveeuropa.it
Tel. 338 6067620
Torniamo a percorrere la LITORANEA VENETA, quell'autostrada del mare che abbiamo conosciuto nel precedente giro in battello fino ad Aquileia. Oggi però ci muoviamo di pomeriggio e lo facciamo con destinazione Grado, un altro centro ricco di storia che sicuramente vale la pena visitare.
Così recita il volantino: Escursione nella Laguna di Grado - Sosta sull'Isola di Grado: porto
peschereccio e antico centro romano. La città, sorta come porto romano
di Aquileia sul mare, acquistò importanza al tempo delle invasioni
barbariche come avamposto, specialmente contro gli Unni (452). Tipico il
centro storico con resti romani e con vie che fanno ricordare Venezia,
importanti sono le chiese che vi si trovano (S. Maria delle Grazie, Il
Duomo; il Battistero). Il ritorno verrà effettuato attraverso la Laguna
di Grado dove potrete ammirare un susseguirsi di casoni, barene, valli
da pesca e diverse varietà di uccelli.
PREZZI: Adulti: 20,00 Euro, Bambini (4-12): 10,00 Euro; 'Speciale Famiglie': Lunedì, Venerdì, Sabato: 1 bambino gratis.
Lunedì - Sabato: partenza alle 14:00, ritorno alle 19.00.
Le crociere vengono effettuate con un minimo di 20 partecipanti adulti.
La giornata è meno calda della gita ad Aquileia e la nostra barca ospita solo una ventina di persone. Il tempo che ci viene concesso per girare Grado è superiore a quello che avevamo per Aquileia e quindi, in base a tutte queste valutazioni e al "Bambino gratis al lunedì", scegliamo questo come viaggio preferito, nonostante l'assenza del pranzo a bordo.
All'andata navighiamo in mare aperto, mentre al ritorno percorriamo la Laguna, in mezzo ai casoni che già avevamo ammirato nel nostro precedente giro, ma che ci ha fatto piacere rivedere e fotografare di nuovo. Dopo un'ora abbondante di navigazione "Terra!", avvistiamo Grado:
Il capitano ci ha fornito una mappa della città, molto utile per spendere bene le due ore di "strolling around". Cominciamo dal Porto Vecchio, suggestivo ambiente di pescatori, con gabbiani e reti da pesca su imbarcazioni vissute.
Percorriamo la Riva dei Bersaglieri a fianco di un canale fino a Piazza Marinai d'Italia, molto suggestiva con il suo misto di terra e mare, Luogo ideale per una sosta Gelato, anche l'ora è quella giusta per una merenda sana, che reintegri zuccheri ed energie.
La Gelateria Lattepiù ci lascia soddisfatti! Un gelato che ha il sapore del Fatto in casa, senza lasciar dubbi sulla qualità delle sue materie prime. Si trova in Piazza XXVI Maggio, che è di fronte a Piazza Marinai d'Italia, per la verità le due piazze si confondono.
https://grado.it/it/
Così rifocillati siamo pronti per affrontare la visita al Centro storico con la sua Basilica e i resti di epoche divese, dall'epoca romana ai Bizantini al Medioevo...
Il centro storico è un pittoresco labirinto di calli e campielli, con architetture tradizionali tratteggiate da muri di pietra, piccole finestre, strette scalinate esterne e caratteristici comignoli. Un tessuto urbano rimasto inalterato nel tempo, volto tipico di un borgo marinaro altoadriatico.
È un importante centro turistico e termale, noto anche come l'Isola del Sole e, per la sua particolare storia, la Prima Venezia.
La Basilica patriarcale di Sant'Eufemia è il principale edificio religioso. Risale al VI sec. e sorge sulla piazza dell'antica città patriarcale, affiancata dal battistero e dal campanile a cuspide del XV sec. L'esterno, in stile paleocristiano, si presenta in mattoni e arenaria a vista. La facciata, rivolta sulla Piazza del Patriarcato, è ripartita a salienti e lesene e aperta da tre ampi finestroni. A essa è addossato sul lato destro il campanile, a cuspide, d'aspetto veneziano.
L'interno, ampio e luminoso, è diviso in tre navate, delimitate da colonne in marmi diversi,
in parte di epoca romana, così come i capitelli, sorreggenti gli archi.
Bellissimo il pulpito di gusto moresco.
Nel presbiterio si trova la pala d'oro, in argento sbalzato e cesellato, dono alla basilica di un nobile veneziano nel XIV sec.Il presbiterio è affrescato con Cristo nella mandorla, Sant'Eufemia e i simboli degli evangelisti. A lato destro, formelle lignee di un tedesco del 1500.
Un corridoio all'aperto ci accompagna tra incredibili resti di epoche diverse: Iscrizioni sepolcrali di epoca romana (I sec. a.C-III sec. d.C) e paleocristiana (IV-V sec. d. C.); Frammanri di sarcofagi; Frammenti di edifici di età romana; Frammenti di arredo liturgico anche di età medievale.
Bellissimo il pulpito di gusto moresco.
Nel presbiterio si trova la pala d'oro, in argento sbalzato e cesellato, dono alla basilica di un nobile veneziano nel XIV sec.Il presbiterio è affrescato con Cristo nella mandorla, Sant'Eufemia e i simboli degli evangelisti. A lato destro, formelle lignee di un tedesco del 1500.
Un corridoio all'aperto ci accompagna tra incredibili resti di epoche diverse: Iscrizioni sepolcrali di epoca romana (I sec. a.C-III sec. d.C) e paleocristiana (IV-V sec. d. C.); Frammanri di sarcofagi; Frammenti di edifici di età romana; Frammenti di arredo liturgico anche di età medievale.
Sulla parte alta e lungo le pareti perimetrali, si aprono numerosi e
ampi finestroni, che illuminano l'ambiente e il sovrastante tetto a capriate.
I mosaici hanno come tema principale queste ghirlande che si intrecciano all'infinito. Disegni geometrici che fanno da cornice a iscrizioni latine. Non c'è vetro a proteggerli e non si paga il biglietto per visitare la Basilica.
Come ad Aquileia, anche qui è notevole la decorazione a mosaici del VI sec.
Connesso al complesso basilicale, alla sua sinistra, vi è il Battistero ottagonale, preceduto da un sagrato dove sono collocati
antichi sarcofagi romani ritrovati in Grado.
Il battistero risale alla seconda metà del V sec.
Il fonte battesimale è in marmo cipollino verde, una varietà di marmo usata dai Romani. Purtroppo il Battistero è chiuso causa restauro e non ci è stato possibile visitare l'interno.
Basilica di Santa Maria delle Grazie: Altra basilica paleocristiana. La basilica ha curiosamente una base quadrata sia nella pianta che nell'alzato. L'interno è scandito da tre navate separate da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa.
Dalle chiese alle case, abbiamo passeggiato senza meta per le vie del centro. Notate i camini, ognuno diverso dall’altro per identificare il ramo famigliare degli abitanti della casa. Bellissime le case in pietra, con i loro fiori che le impreziosiscono.
In Via Marina ci sono edifici con caratteristiche più "veneziane"e asburgiche. Una targa ricorda la storia della mia famiglia e non potevo non fotografarla.
Ad acquistare la mia calamita finiamo in questo posto meravihlioso "La Brocca rotta" Libri e cose, un bar dove tutto il resto è in vendita, un po' come un locale con tramezzini che avevamo trovato a Firenze. Divertente. Negozio, ma anche bar
con tavolini all'aperto, nel bel contesto di un caratteristico
campiello gradese. Nel negozio si trovano oggetti per la casa, libri e
stampe d'antiquariato, gioielli dal fascino antico e tanti souvenir.
Campo Porta Nuova 19 34073 Grado (GO)
Siamo rientrati percorrendo parte del Lungomare e costeggiando la spiaggia super affollata.

Risaliamo a bordo del battello Europa e salpiamo puntuali. Il rientro attraverso la Laguna ha un fascino particolare: gabbiani, cormorani, cigni, Cavalieri d'Italia, i casoni dei pescatori abitati e ben tenuti (ricordo che qui Pasolini girò parte di Medea), un luogo per pensare (Hemingway docet), lontani dalla tecnologia, lontani dalla confusione, proprio a due passi dalla Florida d'Italia che è Lignano, centro del divertimento e della vita notturna che piace ai giovani e non solo.
Sono stata tutto il tempo a prua e ho cercato di non pensare a niente. Ad ascoltare le onde, guardare l'orizzonte, le sfumature di blu del cielo e del mare, i versi degli uccelli, il sole, il vento. Non sono lontano dalle terre dei miei nonni. Fiume, Abbazia. Erano persone di mare. Una parte di me forse è mare. E il benessere che oggi ho provato lo conferma. E la sensazione di sentirmi non lontano da casa, anche.
Spero che anche i ragazzi abbiano imparato tante cose e abbiano beneficiato dell'aria del mare, del sole, del silenzio, della lontananza dai giochi elettronici, youtube e compagnia.
Immaginare di vivere in uno di quei casoni su una mini isoletta. Immaginare come sarebbe fare la spesa, andare a scuola in barca, rinunciare a tutte le "comodità" dell'aver tutto sempre a propria disposizione. Anche questo è stato un bell'esercizio di fantasia costruttiva.