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Il Duomo di Fidenza |
Tappa
a Fidenza in occasione dello studio dell'Arte Romanica a scuola.
Anziché leggere due abbastanza noiose pagine di un libro senza capire
quasi nulla, meglio leggerle (e leggerne altre) osservando uno dei più
significativi esempi dello stile romanico in Italia: il Duomo di
Fidenza, che, insieme a quello di Parma, Modena e Piacenza è uno dei più
belli dell'Emilia Romagna.
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Antonio e Giacomo leggono sulla Fidenza romana |
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Il Duomo visto da un'altra posizione |
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Il
duomo è un complesso architettonico di stile romanico. La parte più
bassa della facciata è ricoperta di marmo finemente scolpito, quella più
alta è in arenaria.
Le opere scultoree sono della scuola antelamica o dello stesso benedetto
Antelami. Vi sono tre portoni: quelli laterali sono detti "portone
della Vita",
affiancato da colonne sorrette da arieti, e "portone della Morte",
affiancato da colonne sorrette da telamoni. Il portone centrale è
"sorvegliato" da due leoni stilofori. Sopra questo portone abbiamo un
prezioso bassorilievo raffigurante la vita di san Donnino,
santo protettore della città. Nello spazio tra i due portoni minori e
quello maggiore vi sono due nicchie nelle quali sono posti due figure
bibliche: Ezechiele e Davide. A fianco di queste nicchie troviamo due
colonne. Una di queste sorregge la statua a tutto tondo dell'apostolo
Simone, che tiene tra le mani una pergamena che indica la via per andare
a Roma; poiché Fidenza è una delle tante città dove passa la via
Francigena. Lungo i lati della cattedrale abbiamo dei bassorilievi
raffiguranti passi della Bibbia,
storie di santi o semplici raffigurazioni religiose. In un angolo della
facciata è stata notata una scanalatura che serviva ai mercanti che
allestivano le proprie bancarelle nei paraggi per misurare le stoffe che
vendevano.(da WIKI)
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Il Duomo, ci avviciniamo |
Il Duomo è sulla Via Francigena. Il simbolo di questo cammino è proprio una figura tratta dal bassorilievo della chiesa.
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Il Cartello della Via Francigena |
Nell'alto
medioevo la città venne ribattezzata Borgo San Donnino, dal nome del
santo patronoche secondo la tradizione fu ivi decapitato, forse nel 296.
Nel 1927 venne ripristinato il nome originario.
Carlo
Magno ebbe una forte devozione verso san Donnino e fu uno dei più
grandi benefattori della chiesa della città, donandole la sua villa
regia di Fornio
ed il pomo d'oro del proprio bastone per fonderlo e farne il nodo del
calice. E fu proprio durante la dominazione di Carlo Magno che venne
ritrovato il corpo del Santo.
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Bassorilievo, scuola antelamica |
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Antonio e il leone stiloforo |
Secondo
la leggenda, Donnino raccolse la testa e fece alcuni passi prima di
cadere nel luogo dove oggi sorge la cattedrale. I cristiani del luogo ne
seppellirono il corpo ed iniziarono un attento culto a questo martire
della fede.
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Scultura di Antelami nella nicchia |
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Bassorilievi |
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Il Protiro |
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Pellegrini |
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Interno della chiesa |