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Una tappa lungo il viaggio verso i monti: Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, città natale di Giorgione, uno dei pittori più misteriosi del nostro Rinascimento. Ma non solo, sede del bellissimo Conservatorio Steffani,
che fa venir voglia di suonare subito, in cui ha insegnato anche il
celebre violoncellista Brunello. E, infine, una delle più affascinanti
cittadine cinte da mura del nostro paese.
Il pezzo forte è senz'altro la Pala del Giorgione, che si trova nel Duomo nella cappella a destra del presbiterio.
La Pala è visitabili negli orari di apertura del Duomo (9-12/15-18). Non sono ammesse le visite durante i riti liturigici.
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La Pala di Castelfranco, Giorgione |
Olio su tavola.
Nell'opera Giorgione unisce le conoscenze prospettiche quattrocentesche
con le ricerche coloristiche venete. E' l'unico dipinto realizzato da
Giorgione per una pala d'altare. La composizione deriva dalle sacre
Conversazioni, basate su uno schema piramidale. La luce è calda e si
diffonde in tutto lo spazio del dipinto.
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Il Duomo, interno |
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Il Duomo, facciata |
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La Piazza |
Il duomo è, già esternamente, un chiaro esempio di architettura neoclassica. Nel riquadro centrale si inscrive un cerchio con scritto in latino MARIAE D.N. CAELO RECEPTAE AC D.LIBERALI PATR., a rendere nota la dedicazione della chiesa. La facciata è terminata da un grande frontone, sul quale poggiano tre statue rappresentanti Vergine e Santi.
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Camminando per la città |
Dopo la pala siamo stati a visitare la Casa di
Giorgione, che ospita un museo molto ben allestito su Giorgione e il
contesto storico in cui egli si mosse e, al piano primo, un.altra opera
certamente di Giorgione: il Fregio.
INFORMAZIONI:
Il museo è aperto da martedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e da venerdì a domenica dal 14.30 e 18.30.
Biglietti 5 euro. Ragazzi sotto i 20 anni 3 euro.
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Davanti allo schermo che spiega la Pala |
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Strumenti astrologici |
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Classidra di perle |
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Il Fregio di Giorgione |
È l'unico affresco di Giorgione conaervato nella sua
interezza. FREGIO DELLE ARTI LIBERALI E MECCANICHE. Denso di significati
allegorici. Rappresenta il pronostico di un'epoca. Indica
nella saggezza e nella ragione il mezzo per restituire un.futuro
positivo all'uomo: come è attuale!
A Treviso all'epoca operava Giovan Battista Abioso, astrologo e astronomo che sicuramente influenzò il Giorgione.
"... nello splendore cromatico della Pala, Giorgione si fa altissimo
interprete della pittura tonale veneziana del secondo Quattrocento, che
affida la costruzione dell’immagine ad una tecnica sapiente fatta di
velature sovrapposte di strati colorati, cioè quella “pittura sanza
disegno” di cui parlava Giorgio Vasari nelle sue Vite, edite nel 1550,
ove il chiaroscuro morbido ed avvolgente annulla i passaggi bruschi tra
luce ed ombra. L’autentica novità della Pala consiste nell’avere
scardinato l’impianto tradizionale delle pale immediatamente precedenti
(Piero della Francesca, Ercole de’ Roberti, Antonello da Messina) o
coeve (Giovanni Bellini e Lorenzo Lotto), abolendo ogni riferimento a un
interno aulico o ecclesiastico ed erigendo, entro un’architettura
pittorica a verticalità ‘piramidale’, un trono altissimo, quasi
innaturale, immerso nella luce effusa da un paesaggio, amplissimo e
profondo, di campagne e colline. Le due minuscole figure di armati e il
villaggio turrito in rovina ‘parlano’ di guerra, generatrice di dolore e
di morte. Un respiro atmosferico, pervaso da un assoluto silenzio,
impregna l’intera figurazione ed inonda la penombra della cappella. Una
cortina di rosso velluto identifica i due ‘registri’ della composizione:
il mondo delle azioni umane, nel quale ‘vivono’ la Madonna e il
Bambino, e lo spazio sacro ai piedi del trono, ove, in una dimensione
intima e meditativa, i due santi, evocativi dell’ardimento (Nicasio) e
della pietà (Francesco), rivolgono il loro sguardo assorto allo
spettatore e al devoto." (dal Sito Comune di Castelfranco)
GIORGIONE nacque a Castelfranco nel 1477 e arrivò a Venezia nel 1503 dopo aver lasciato a Castelfranco le opere che abbiamo visto oggi.
Ebbe contatti con Leonardo da Vinci.