Foto di gruppo con Calanchi |
I Calanchi sono una ricchezza paesaggistica e naturale del parmense. Si tratta di una forma molto particolare di erosione formatasi per l'erodibilità facile delle rocce argillose di queste zone, tenere e impermeabili. La pioggia, non assorbita, scorre su queste superfici come su teli in plastica. Si creano così una fitta rete di solchi e creste dall'aspetto singolare. In queste zone non si ricrea vegetazione ed è per questo che saltano all'occhio.
Portare i bambini tra i Calanchi è stata una bella idea per festeggiare la fine dell'anno scolastico, grazie alla Maestra Maria, della V A della Jacopo Sanvitale di Parma. Alla classe, si sono unite le famiglie con fratelli minori e genitori. Una bella compagnia, all'aria aperta tutta la giornata fino a sera!
A seguito delle riforme agrarie degli anni '50, in Italia, molte aree marginali agli apparati calanchivi sono state rimodellate e concimate, per essere utilizzate in ambito agricolo. Le dirette conseguenze sono state una forte riduzione della biodiversità ed un altrettanto preoccupante impoverimento dell'eredità culturale locale.
La scomparsa, più o meno graduale, delle aree dei calanchi, è una seria minaccia al patrimonio paesaggistico e culturale in Italia; un lungo processo di trasformazioni sta portando al livellamento ed alla omogeneizzazione del paesaggio. Da qui l'esigenza di cercare nuovi approcci alla gestione del patrimonio naturale, che portino ad uno sviluppo più sostenibile e rispettoso delle peculiarità fisiche, morfologiche ed ecologiche, al fine di preservare la ricchezza e la biodiversità di zone governate da equilibri particolarmente fragili.
Questi dolci calanchi si alternano a macchie di acacie, querce, carpini, salici e tanto altro, in questo periodo dell'anno si assiste alla fioritura della rosa canina e della ginestra, in cielo si osservano spesso rapaci come la poiana e uccelli migratori come l’upupa e il gruccione, tra gli alberi si odono i canti dei fringuelli, dei merli e il tamburellare dei picchi.
I Barboj (PICCOLI VULCANELLI BORBOTTANTI) eruttano gas, argille a acqua, diffondendo nell'aria il classico odore di fanghi salmastri, in tempi non tanto remoti si estraeva ancora il sale. Sarà sicuramente meta di un nostro prossimo viaggio! Questa volta non li abbiamo visti.