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L'abbazia di Valserena o San Martino dei Bocci |
Non siamo spariti... solo qualche malumore per tanto lavoro per nulla. Ma ora che Parma è Capitale della Cultura 2020,
anche se qualcuno ha già detto che essere "Capitale di..." non
significa nulla, Piccoli Viaggi Musicali (e non solo) torna e vi porta
alla scoperta di nuovi luoghi ed eventi di interesse culturale (e
musicale). Oggi abbiamo trascorso il sabato mattina nella splendida Abbazia cistercense di Paradigna, sconsacrata, conosciuta anche come Abbazia di Valserena o come San Martino dei Bocci o, ancora, come Certosa di Parma (anche se di certosini non si trattava bensì di cistercensi) grazie al celebre romanzo di Stendhal (Marie-Henri Beyle, 1783-1842) La Chartreuse de Parme.
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L'Abbazia |
Il Monastero fu edificato a partire dal
1298 e rappresenta uno dei più qualificati esempi di architettura cistercense, insieme a quella da noi già visitata di
Chiaravalle della Colomba, presso
Alseno (PC) (Vedi:
Visita all'Abbazia di Chiaravalle di Alseno PC)
ed ivi confluirono alcuni monaci provenienti proprio da Chiaravalle.
Nel cortile d'ingresso sono permanenti alcune sculture moderne di grande
pregio, a partire da quella di Gio' pomodoro collocata esternamente
come ad accogliere il visitatore in questo affascinante percorso misto
tra antico e moderno che caratterizza tutto il percorso.
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Scultura bronzea di Gio' Pomodoro |
Ecco alcune immagini delle sculture che potete ammirare nel cortile (SCULPTURE COURT), prima di entrare nell'Abbazia a pianta a Croce latina, tre navate con volta a crociera: Virginio Ferrari, pinuccio Sciola, Pietro Cascella, Giuseppe spagnulo, Lorenzo Guerrini, Piero Consagra.
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Giacomo legge cosa rappresentano le sculture: "La grande trappola" |
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"La Forza" |
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"Adamo ed Eva" |
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Anto e Giaco provano a capire... |
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Il Cortile delle sculture" |
Proseguiamo all'interno il nostro viaggio e capitiamo nella mostra
"ETTORE SOTTSASS, OLTRE IL DESIGN" aperta
il 18 novembre 2017 e "on" fino al 20 maggio 2018... davvero da NON
perdere!(Biglietti interi 10 euro, ridotto - anche carta Feltrinelli -
euro 8, bambini gratis).
http://www.csacparma.it/
Cominciamo dalla SALA IPOGEA, che ancora non fa parte della mostra, in cui vecchio e nuovo creano un suggestivo spazio in cui cercare e trovare intrecci: Fausto Melotti, Camillian Demetrescu, Arturo Carmassi, Alik Cavaliere, Agenore Fabbri, Igor Mitoraj.
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La Sala Ipogea |
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"Il Personaggio Spaziale" di Agenore Fabbri |
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"Basta" di Arturo Camassi |
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Capitello della Cripta |
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"Wrapped Face" di Igor Mitoraj |
Si
entra nella mostra dedicata a Ettore Sottsass attraversndo un corridoio
ligneo costruito lungo le mura del fianco della chiesa, e su alcuni
pannelli si può leggere la storia della costruzione dell'Abbazia e
apprendere che alcune sue parti, come la facciata, sono rifacimenti
settecenteschi.
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L'altro lato dell'Abbazia |
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San Benedetto porge la Regola a Tebaldo |
L'allestimento
della mostra di Sottsass procede per ordine cronologico ma anche per
"argomenti": La formazione: il disegno e i linguaggi. Il progetto degli
interni: dalla scuola francese alle avanguardie. Colore e superficie:
progetto grafico e disegni per tessuti; strutture e luce: dai plastici
all'architettura agli oggetti. Architettura e contesto. Interni: scena,
spazio privato, racconti di oggetti; Linguaggi: nuovi simboli;
Linguaggi: gesto, materia, colore; Pensare oggetti: il rapporto con la
produzione; Oggetti e ambiente; Corpo e ambiente: lo spazio del lavoro;
spazio antropologico; Land art e pensiero utopico. Mostra come
autobiografia; Libro come autobiografia.
La mostra comincia con Lucio Fontana e non sarà il solo "altro" artista che si incontra in mezzo ai pannelli dedicati a Sottsass, il tutto ambientato nell'Abbazia.
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Scultura di Lucio Fontana "Il Fiocinatore" (1933), dietro: Mario Sironi, Cartone per mosaico dell’Italia Corporativa, Milano, Palazzo dei Giorali, 1936 "La Giovinezza" |
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Il suggestivo ingresso alla mostra |
Ettore Sottsass (Innsbruk 1917 - Milano 2007) è stato un grande architetto e designer, sposato con Fernanda Pivano,
della quale conservo gelosamente una dedica autografa perché ebbi
occasione di cenare al suo tavolo, in un periodo in cui leggevo la
letteratura della beat generation americana...
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Dedica personale a me di Fernanda Pivano |
Fece
parte del MAC, lavorò per la Olivetti, fondatore della rivista
Terrazzo. Gli furono dedicate e continuano a essergli dedicate mostre in
tutto il mondo: New York, Parigi, Berlino, Milano, Osaka, Colonia,
Rovereto, Amsterdam, Gerusalemme, Stoccolma... Oggi il
Centro studi e archivio della comunicazione
di Parma
conserva un fondo dedicato a Sottsass, composto da 13.858 materiali
progettuali (9.918 schizzi e disegni, 3.940 disegni esecutivi, di cui
2917 lucidi e 1023 copie eliografiche), 5 scatole di disegni esecutivi,
24 sculture. Questo fondo è pubblico e liberamente consultabile. Vinse 4
volte il Compasso d'Oro e molti altri premi. La sua ricerca artistica,
etica ed esistenziale, l'ha portato a contatto
col Razionalismo, il Movimento Arte Concreta, lo Spazialismo, la
cultura Pop. Alcune immagini della mostra:
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Musica, anche qui |
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La stanza della musica |
"Per me, il design è un modo di discutere la vita. È un modo di
discutere la società, la politica, l'erotismo, il cibo e persino il
design. Infine, è un modo di costruire, una possibile utopia figurativa o
di costruire una metafora della vita"
(Ettore Sottsass)
"Volevo che la casa diventasse un ambiente unico, dice Sottsass, e non diverse stanze come momenti diversi dell'esistenza"
(Ettore Sottsass)
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Giacomo tra Disegni per ceramiche |
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Tutti interessatissimi |
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Oggetti d'arredo |
“Un giorno Fernanda mi ha telefonato dicendo che voleva vedermi a
Roma, e abbiamo combinato. Ci siamo incontrati a Piazza di Spagna. Era
inverno e Fernanda aveva un grosso cappotto di peli ed era molto
cambiata; sembrava appena uscita da un bagno gelato, dopo un sogno
sconvolgente. Mi ha detto che stava divorziando e che sarebbe tornata a
casa a Torino e se avevo ancora voglia di stare con lei. Le ho detto che
mi sarebbe piaciuto molto, e dopo qualche mese è stato così”. Era il
1949. Molti anni dopo, nel 2004, Fernanda, divorziata per volontà di
Ettore, lo incontra a Genova all’Acquario. Siede con altri al ristorante
vicino alla vasca degli squali: “Sottsass, il mio ex marito, era due
tavoli più in là. Credo non mi abbia riconosciuta perché non mi ha
nemmeno salutata. Povera me” (da http://www.doppiozero.com)
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Colonna |
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Affresci Cinquecenteschi (?) |
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Affreschi |
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Affreschi |
Ancora
il moderno nell'antico. Il moderno che sfrutta l'antico per sprigionare
suggestioni più profonde. Questa scultura della "Spirata" avrebbe
senz'altro meno "appeal" se non fosse in una cappella dell'Abbazia
cistercense circondata da affreschi. Ovviamente questa è stata la
preferita di Giacomo... si sa, i bambini sono attratti dalle cose più
macabre o misteriose.
E continuando a deambulare per l'immensa navata dell'Abbazia ci si imbatte ancora in opere che catturano la nostra attenzione:
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Antonio ammira Arnaldo Pomodoro "La Porta" 1963-65 |
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Il retro de "La Porta" |
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"Donne al mare" |
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Scultura lignea di "La Cina" |
Altra "preferita" da Giacomo, questa scultura, l'Uovo... e in effetti l'uovo affascina.
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Joe Tilson "Egg" 1972 |
Mentre forse questa, Sottsass a parte, è stata la mia preferita, di
Enrico Baj, "Nixon e Kissinger alla parata del Columbus Day",
che è piaciuto anche ad Antonio, con l'utilizzo di tecniche e materiali
diversi, collage, pittura, ironia. Inserito poi in questo contesto,
rende ancora di più.
Altre opere in mostra:
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Effetto specchio con The Violet hitch-hiker (1970) di Michelangelo Pistoletto |
Concludiamo
la nostra visita alla Sala delle Colonne, che ospita alcuni progetti di
Sottsass per abitazioni, riprodotti in miniatura.
Altre opere di Pomodoro.
E, per finire, l'effetto ottico di questa scatola magica: