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sabato 1 giugno 2019

LESIGNANO DE' BAGNI: Il Parco dei Barboj

Giacomo osserva i Barboj
 Una mattina libera a Parma significa: esplorazione dei dintorni. Dopo un maggio caratterizzato da incessanti piogge, ci godiamo il primo giorno d'estate all'aria aperta. A 28 km da Parma si può assistere ad un fenomeno davvero particolare che appassionerà grandi e piccoli: i Barboj, nome dialettale che significa "borbottio", perchè è questo il suono che si sente quando ci si avvicina ai Vulcanelli del Parco dei Barboj. Si tratta di una serie di pozze di acqua che affiorano in zone argillose e continuano ad eruttare  diversi gas, tra cui metano, facendo gorgogliare l'acqua in superficie e inondando l'aria di un caratteristico odore... di gas.


Prima di accedere alla zona dei Barboj abbiamo potuto ammirare i Calanchi dall'alto e lo splendido panorama di Rivalta. Una zona in cui si assapora anche la solitudine, non abbiamo incontrato nessuno! 

Giacomo ammira i Calanchi di Rivata

Dei Calanchi ci eravamo occupati già due anni fa, ma è stato piacevole ammirare un'ltra volta questo spettacolo!
I Calanchi
Ci siamo proprio fermati in mezzo alla strada per scattare queste foto, ma l'intero tragitto verso il Parco dei Barboj meriterebbe un servizio fotografico più completo.


Sbagliando strada, siamo poi finiti in un'azienda agricola con parecchie mucche. un sinore molto gentile ci ha indicato dove trovare i nostri Vulcanelli, ma prima ci siamo fatti un giretto nella proprietà ammirando il lavoro degli allevantori e la vastità degli spazi.

Giacomo e le mucche
Giacomo non si fidava poi così tanto delle mucche che si sono alzate come per porgerci il loro saluto. E ci hanno celebrato anche con una copiosa produzione di letame che abbiamo immortalato in una divertente fotografia (vedi sotto)

Il musi di una mucca
 Tutto serve a crescere e a conoscere il mondo. La mucca produce in proporzione al suo... ingombro!

Lavori in corso...
Ed ecco la stalla con tantissimi esemplari schierati. Timidamente abbiamo sbirciato un po' dappertutto.

L'interno della stalla

Mucche schierate
 Ma eccoci al luogo del nostro interesse. Il Parco dei Barboj Sito: 
"Questo importante geosito, comprendente le salse più vistose del parmense, include vasti ambienti aperti e termoxerofili, con caratteri di aridità accentuati dalla salinità propria delle emissioni salse, in ambiente collinare di tipo subcontinentale". 

Tutte le camminate o le MB routes che partono da qui
Il fenomeno geologico è davvero curioso. NEl XVII secolo il medico Girolamo Zunti scriveva delle proprietà medicamentose. Ero tentata di cospargermi la pelle con il fango che usciva dai vulcanelli. Di certo la sensazione di seta che avrei provato al risciacquo sarebbe stata analoga a quella del Percorso Kneipp di Villabassa! Ma non ne ho avuto il coraggio, e fore meglio non farlo senza chiedere il permesso ai gestori del parco, che oggi era chiuso. 

Barboj da vicino
Nella fase iniziale i vulcanelli sono dei piccoli fori nel terreno argilloso, che mano a mano si espandono fino a raggiungere a volte l'altezza di 1m, come questo qui nella foto sotto: 


Giacomo ha provato a metterci dentro un dito: era morbido e tiepido, l'acqua infatti si mantiene a temperatura ambiente o, in inverno, più calda dell'aria.


Questo è un Barboj in fase iniziale, quasi non si differenzia da una pozzanghera, ma la sua attività di borbottio fatta di bolle, rumore e odor di zolfo cattura l'attenzione  e fa notare che si tratta di qualcosa di più di una pozza!


L'area è circondata da cartelli che mettono all'erta il visitatore: è possibile sprofondare... nella zona dei Barboj, infatti, il terreno argilloso non è stabile. Tuttavia, non penso si corra il rischio di essere inghiottiti come il cavallo di Atreiu ne La Storia Infinita! 


Ci siamo soffermati ad osservare il fenomeno per una decina di minuti, poi ci siamo incamminati verso i Calanchi, io avrei volentieri camminato per un po', ma Giacomo era ormai "cotto" dal primo sole e abbiamo solo scollinato per vedere la vista dall'alto di un colle. 


Ma consigliamo a tutti un giro al Parco dei Barboj: se volete la solitudine e il silenzio, andateci un sabato, come noi. Se amate l'atmosfera di festa, ogni domenica alle 18.00, fino al 23 giugno: Torta Fritta per tutti! 


I Calanchi di Rivalta, Lesignano de' Bagni. Occorre un po' di buona volontà, per schiodarsi dalla comoditò di un sabato passato a casa a "far niente", ma in un paio d'ore, si rientra soddisfatti e arrichiti da tanta bellezza... e non si paga nessun biglietto! Solo qualche euro di benzina.





Un ultimo sguardo al paese vicino, prima di rientrare in città. Parma offre tutto questo, a pochi minuti di auto. Giacomo avrà senz'altro qualcosa da raccontare ai suoi amici!


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