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domenica 6 gennaio 2019

PARMA: Museo Cinese

Giacomo nel museo
In fondo a via Solferino, a Parma, precisamente in Via San Martino 8, www.museocineseparma.org
MAR/SAB 9-13/15-19
DOM 11-13/15-19
Ingresso bambini ridotto
Adulti 3,50 euro

c'è un museo da non perdere. Raccoglie materiale etnografico dal 1901 per volere del fondatore dei missionari saveriani, San Guido M. Conforti. L'allestimento odierno è stato ripensato e riorganizzato nel 2012 ed è moderno, accogliente e ben disposto. Perfetto per una mattina diversa con i vostri bambini dai 6 anni in su.

AREA AFRICA
Si comincia con una vera chicca che riprodurremo senz'altro a casa nostra: una corda tesa cui sono appesi oggetti della natura e della quotidianità nel Congo. A ogni elemento corrispondono dei proverbi di saggezza popolare che così vengono più facilmente memorizzati in quanto evocati dall'oggetto che li rappresenta: 



Nell'area Africa ci sono oggetti ricchi di storia e di tradizione, di ritualità. Qui i missionari saveriani lavorarono per decenni. Maschere, feticci, amuleti. La percezione del sacro, il mistero, le forze della natura, la vita solidale, sono le chiavi di lettura di un'arte che è veicolo di credenze e tradizioni.




Ed ecco il proverbio che fa al caso nostro, di genitori. Che ci ricorda quanto sia importante dedicarsi ai nostri figli per renderli forti e pronti ad affrontare il futuro e percorrere la strada della vita con felicità e serenità. Non perdersi, insomma, come magari abbiamo fatto noi. 


Mostra temporanea sulla maternità, con statue e dipinti da ogni dove, interessanti interpretazioni dell'essere madre.


Per Giacomo è stata una bella mattina con me, stimolato dalla curiosità per la Cina nata in lui per la presenza in classe sua di due bimbi cinesi. Ecco come la multiculturalità che si riscontra oggi a scuola, diventa anche un mezzo per aprirsi all'altro, al diverso, alle culture lontane. Credo sia una cosa bellissima il fatto che la richiesta di visitare questo museo sia nata proprio da lui. Questi desideri sono tra quelli che vanno immediatamente assecondati... e così ho fatto. 



L'AREA KAYAPO' riguarda un gruppo indio dell'Amazzonia, che rappresenta una di quelle minoranze etniche depositarie di un enorme bagaglio di tradizioni. Si definiscono "il popolo che venne dall'acqua". Tra loro importanti sono le feste con danze e celebrazioni di gioia per le quali si mostrano gente forte e bella, adornandosi corpo, capo, volto con pitture, gioielli, piume davvero incredibili. 

Video National Geographic sui Kayapo' qui: https://video.nationalgeographic.com/video/00000145-08fc-de11-aff5-bcfdb59a0000


Altro video sui Kayapo' qui: https://youtu.be/MC7VthArisg


L'AREA ETNOGRAFICA DELLA CINA: raccoglie manufatti di vario genere, dalle ceramiche decorate agli oggetti di vita quotidiana, alle pitture su seta o su legno, alla calligrafia.



I cinesi considerano la pittura la perfezione del sapere. La loro arte è semplice ma molto elaborata. Interessantissimo il filmato nell'Area multimediale, sul processo di pittura su seta. 

Bellissima la ricostruzione dello studiolo del letterato.


Video sulla calligrafia Cinese: https://youtu.be/52oGsCv6scA


Video sui giardini cinesi qui: https://youtu.be/TzWs4mmffbo





Paravento cinese in legno:
 Abiti decorati cinesi



Nessun manufatto cinese è famoso quanto la ceramica. La porcellana è una delle grandi scoperte del popolo cinese. Oltre 7000 anni fa producevano terracotte colorate e funzionali. Lo stile è tipicamente cinese.



Monete cinesi:

martedì 1 gennaio 2019

CHATSWORTH (UK): stately home e fattoria

Chatworth
INFORMAZIONI:

BIGLIETTI: https://www.chatsworth.org/book-tickets/

Opening times Opening times
House

Last entry at 4pm weekdays and weekends. Opening times 4-9 November: 11am-4pm with last entry 3pm.
Garden

Last entry at 4.30pm weekdays and weekends
Farmyard & playground

Last entry at 4.30pm weekdays and weekends 

Peak season


Weekdays Weekends

Opening times Opening times
House

Last entry at 4pm weekdays and weekends
Garden

Last entry at 5pm weekdays and weekends
Farmyard & playground

Last entry at 4.30pm weekdays and weekends. Closed during country fair, 30 August-1 September 2019. 
Giardino

Chatsworth... e subito pensiamo alla struggente scena d'amore finale di Pride and Prejudice (Vedi:https://youtu.be/APGjJO3e1Zg) , il film tratto dal romanzo di Jane Austen... ambientato proprio qui. Costruita a partire dal XVI sec. è stata dimora dei duchi del Devonshire, il cui cognome è Cavendish

SITO DELLA CASA: 

https://www.chatsworth.org/

Verso la villa

Nel 1687 William Talman ha ricostruito il castello in stile barocco.

Prima di entrare nel Parco e nella Villa, per i ragazzi abbiamo fatto tappa alla Chatworth Farm dove abbiamo potuto ammirare gli animali della fattoria inglese e coccolare gli Hamsters.

ANTONIO E GIACOMO IN FATTORIA

La scrofa più grande che io abbia mai visto!
Le gite in Fattoria sono sempre apprezzate da Giacomo, lo zoologo della famiglia, ma anche Antonio si è poi divertito nel parco giochi e a fare merenda nella sala attrezzata con tavolini per il Pic Nic.
Chatworth è un luogo dove varrebbe la pena trascorrere tante giornate. Non basta un giorno per girarla tutta. Lo spazio è enorme. 


Antonio e Giacomo sul trattore

Giacomo e Joe

Pure Love

Pecora inglese


Organetto

Camminando nel giardino

Nel XVIII secolo il parco è stato ridisegnato in stile neoclassico da Capability Brown... influssi palladiani evidenti. Lancelot Brown è stato uno dei maggiori artefici del cosiddetto giardino all'inglese. Sino ad allora, infatti, la scena botanica europea era dominata senza contrasto dai giardini alla francese, strutturati su uno schema preordinato e caratterizzati da una grande uniformità in nome di una sottomissione alle leggi della geometria. Ai formal gardens si opposero i cosiddetti landscape gardens, dove la natura non era più costretta in forme geometriche definite bensì era lasciata libera, selvaggia, in un libero succedersi di elementi naturali e artificiali come pagode, tempietti, ponticelli e via dicendo.

Con il "nostro" Omero

• A good plan
• Good execution
• A perfect knowledge of the country and the objects in it, whether natural or artificial
• Infinite delicacy in the planting etc.
• So much Beauty depending on the size of the trees and the colour of their leaves to produce the effect of light and shade so very essential to the perfecting of a good plan
• Hiding what is disagreeable
• Shewing what is beautiful
• Shade from the large trees
• Sweets [scents] from the smaller sorts of shrubs etc.»


Nella parte del giardino ricc di pietre dalle forme particolari


 "Incredulità di San Tommaso" (1692-3 ca.) nella Privy Chapel di Antonio Verrio. 


Soffitto affrescato
Oggi, Chatsworth contiene opere d'arte che abbracciano 4.000 anni, da antichi romani e scultura egizia, e capolavori di Rembrandt, Reynolds e Veronese, a opere di artisti moderni in sospeso, comprese Lucian Freud, Edmund de Waal e David Nash. Ci sono oltre 30 stanze da esplorare.

L'installazione "La Principessa sul pisello"

Nella villa c'era l'installazione "A Chatsworth per Natale". In ogni stanza una fiaba a decorare la già ridondante decorazione originale. Qui "La principessa sul pisello" con un letto davvero spettacolare... 


La storia di Chatsworth inizia con Elizabeth Talbot, contessa di Shrewsbury, meglio conosciuto come Bess di Hardwick. Un nativo di Derbyshire e da un ambiente modesto, lei crebbe fino a diventare la seconda donna più potente d'Inghilterra elisabettiana dopo la regina! Sir William Cavendish è venuto da Cavendish nel Suffolk, e prosperò durante il 16 ° secolo come uno dei commissari di Enrico VIII per la dissoluzione dei monasteri. Quando sposò Bess nel 1547 lo convinse a vendere le ex terre monastiche che aveva accumulato e passare alla sua contea casa.


William è stato il secondo, e favorito, figlio di Sir William Cavendish and Bess di Hardwick, e divenne l'erede dei suoi genitori. Alla morte Bess nel 1608 ha ereditato una grande fortuna, tra cui quattro importanti case - Worksop e Oldcotes nel Nottinghamshire, Chatsworth, e Hardwick Hall. William ha investito molto in America e Bermuda, e di conseguenza la raccolta a Chatsworth oggi comprende rari tratti Virginian e opuscoli risalenti intorno al 1620.


Il 3 ° conte di Devonshire sposò Lady Elizabeth Cecil, figlia di William Cecil, 2 ° conte di Salisbury, il 4 marzo 1639. Insieme hanno avuto due figli.


Il 4 ° conte di Devonshire non ha ereditato il suo titolo fino all'età di 43 anni, e da questo momento si era costruito una reputazione di una certa notorietà. E 'stato descritto da Horace Walpole come 'un patriota tra gli uomini, un galante tra le signore', ma 'inclini a offendersi, pronto con la sua spada come con la sua lingua, attore e convenuto in molte cause'. Ha sposato Lady Mary Butler (1646 - 1710), figlia di James Butler, primo duca di Ormonde, nel 1662 ed ebbero quattro figli insieme.




E anche a Chatsworth troviamo il nostro amato Steinway... un modello di fine 1800!







Anche a Chatsworth, come a Vienna nel Castello di Schonbrunn, abbiamo potuto travestirci con abiti inglesi d'epoca!

I ragazzi travestiti da inglesi del Seicento


Nella sala dei marmi, ben 4 Antonio Canova. Qui il mio preferito: Endimione dormiente.
Nel maggio del 1819 William Cavendish commissionava all'artista una scultura senza specificarne il soggetto. Opera fra le ultime dell'autore, il marmo venne completato nel settembre 1822, pervenendo a Londra nell'estate dell'anno seguente preceduta dalla notizia della morte dell'artista.
Il pastore è rappresentato immerso nel sonno con il braccio destro sollevato sopra il capo e disteso su una clamide mentre stringe delicatamente due dardi che richiamano la caccia mentre un cagnolino siede ai suoi piedi sorvegliandolo. L'idea di una figura distesa era già stata trattata dall'artista nei bozzetti della Ninfa dormiente, che presenta forti affinità con l'Endimione per la posa, e nella Maddalena giacente, in cui era ritratta con gli occhi rivolti al cielo assorta e sdraiata su un roccia così come l'Endimione. Per la scelta del soggetto pare che Canova avesse tenuto in considerazione i gusti del duca; il committente, infatti, aveva mostrato grande ammirazione per i Geni delle tombe di Clemente XIII e di Maria Cristina d'Austria.

Selene era perdutamente innamorata di questo bellissimo mortale, tanto che giunse fino al punto di chiedere al padre degli Dèi di concedergli un'eterna giovinezza di modo che lei non sarebbe mai stata costretta a smettere d'amarlo; un'alternativa vuole invece che, mentre lo osservava con commossa ammirazione mentre egli dormiva inconsapevole all'interno di una grotta nei pressi della città di Mileto, Selene pregò ardentemente Zeus di mantenerlo eternamente in quello stato.
Come che sia, in entrambi i casi il desiderio venne esaudito e Endimione sprofondò in un sonno ed una giovinezza eterna. Ogni notte Selene scendeva dall'alto dei cieli per fargli visita, là ove egli continuava a dormire;
Video su Canova - Ulisse Alberto Angela








Alla fine non potevano mancare i cappellini very english!