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Giacomo... ready! |
Dopo
l'esperienza del Guercino, al Duomo di Piacenza, ancora attiva, non
potevamo perdere la "Salita al Pordenone", l'ascesa alla Cupola di Santa
Maria della Campagna affrescata intorno al 1530 da Antonio de' Sacchis (1484-1539) detto il Pordenone,
il maggiore artista friulano del Rinascimento e uno dei più importanti
pittori ad affresco della prima metà del 1500. Nato a Pordenone, ma
attivo in molta parte d'Italia: Duomo di Cremona, Cappella Pallavicino a
Cortemaggiore, Pordenone, Monticelli, Venezia, dove pare vi fu una
accesa rivalità con Tiziano, tanto che circolava la voce che fu segreto
promotore dell'avvelenamento che stroncò il Pordenone a Ferrara nel
1539.
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Giacomo alle mura piacentine |
La
Chiesa affrescata dal Pordenone sorge vicino alle Mura Farnesiane
cinquecentesche, lungo le quali è possibile fare una bella passeggiata.
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Passeggiando lungo le mura |
La Chiesa è opera del piacentino Alessio Tramello
(1455-1535), su ispirazione di Bramante. Le decorazioni dell'interno
furono affidate al Pordenone cui poi subentrò il pavese Bernardino Gatti
detto il Sojaro.
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Santa Maria della Campagna |
Entrando
a sinistra subito l'affresco del Pordenone Sant'Agostino (1529-30),
attorniato da 5 putti. Il santo ha una figura accigliata e quasi
altera.
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Sant'Agostino, affresco del Pordenone in restauro |
Di
fronte l'affresco del Sojaro, San Giorgio che uccide il drago, tra le
più riuscite dell'artista, grande potenza drammatica del soldato in
costume romano e la belva già uccisa.
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San Giorgio e il Drago, Sojaro. |
I
due importanti cicli di affreschi del Pordenone ricoprono le pareti
delle due cappelle a sinistra, la Cappella dei Re Magi e la Cappella di
santa Caterina. Nella prima c'è la Natività di Maria, dove indaffarate
cameriere accudiscono Sant'Anna e lavano in primo piano la piccola
neonata:
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Natività di Maria |
La
scena di maggior pregio è l'Adorazione dei Magi, con un affollato
corteo che si allunga all'orizzonte, osservato dai popolani affacciati
alle finestre. Il personaggio all'estrema sinistra forse un ritratto del
committente, un patrizio piacentino pietro antonio Rollieri. 4 profeti
in alto e cupola con Assunzione di Maria. santi e musici.
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Adorazione dei Magi |
Ancor
più riuscita la decorazione della successiva cappella di Santa caterina
d'Alessandria e del suo martirio scampato (la ruota) per intervento
divino, ma poi la sua decollazione:
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Disputa di Santa Caterina coi Filosofi Pagani |
Il personaggio con il basco è l'architetto Alessio
Tramello, l'architettura sullo sfondo è Santa Maria della Campagna.
Stessa cosa avevamo notato nelle decorazioni dell'Incoronata a Lodi.
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Santa Caterina: martirio della Ruota dentata |
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La Decollazione di Santa Caterina |
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Sposalizio mistico di Santa Caterina |
Nello
sposalizio, la figura con la barba (San Paolo) è un autoritratto del
Pordenone, mentre la Vergine sarebbe l'amante piacentina dell'artista.
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Putti e strumenti musicali |
Ammiriamo
la cupola, da sotto, e poi vi raccontiamo il fulcro dell'esperienza di
oggi: la salita alla cupola, per osservare da vicino gli affreschi del
Pordenone negli otto spicchi.
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Dio Padre, affresco del lanternino centrale |
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La Cupola da sotto |
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l'Organo Grande, Fratelli Serassi |
Prima
di salire le strettissime scale di 100 gradini e raggiungere il punto
di osservazione, siamo stati accompagnati dalla nostra preparatissima e
gentilissima guida, Andrea, nel Coro, dove abbiamo assistito ad un
filmato di circa 10 minuti sul Pordenone e la sua attività a Piacenza.
Interessante per essere più pronti all'esperienza contemplativa.
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Giacomo attento spettatore del filmato |
A
questo punto siamo stati invitati a lasciare borse e oggetti
ingombranti negli appositi armadietti, onde essere più liberi lungo le
strette scale... una vera avventura! Che Giacomo ha apprezzato
particolarmente come tutte le torri e le cupole che abbiamo ormai nel
nostro bagaglio di esperienze.
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L'ascesa della nonna |
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Giacomo e la guida Andrea, in cima |
Al
nostro arrivo, lo spettacolo degli affreschi, che ovviamente sono
concepiti per essere ammirati da sotto, ma che visti da vicino offrono
un diverso punto di vista e certamente possono essere ammirati nel
particolare.
www.salitaalpordenone.it per
info e biglietti e foto molto più belle delle
mie! https://www.salitaalpordenone.it/index.php/it/rassegna-stampa/174-panorama-1-marzo-2018




La
cupola fu affrescata tra il 1530 e il 1535. "Le vele sono occupate da
sibille e profeti e altre figure dell'antico testamento. Negli ovali delle lesene, ecco una serie di rimandi alle scene bibliche ordinate in sequenza, a partire dalla Creazione del mondo. Nel
fregio, si alternano episodi che hanno per protagonisti Dèi pagani ed
episodi della tradizione classica. Nei medaglioni a monocromo del
fregio, sono raffigurati passi dei dictorum et factorum memorabilium libri di Valerio Massimo e delle decadi di Tito Livio. Il ciclo prosegue ad opera di Bernardino Gatti detto il Sojaro, dal 1543, con gli Apostoli nelle lesene, con le storie della Vergine nel tamburo e i quattro evangelisti nei pennacchi." (Valeria Poli)
Compresa nel biglietto, una mostra sul Genovesino, che andremo a visitare a breve.