BEZZECCA è una cittadina piccolissima ma ricca di storie da raccontare. Si trova all'inizio della Val di Concei, vicino al Lago d...
domenica 26 marzo 2017
VELEIA ROMANA (PC): Romans Ruins. Video!!
Antonio e Giacomo davanti ad una colonna del Foro
Veleia fu fondata dopo il 158 a. C. in seguito alla sconfitta dei Ligures Veleiates,
una tribù di Liguri che per 80 anni si oppose all'espansione di Roma.
Divenne Municipio Romano nella II metà del I secolo a. C. e la fase di
maggior sviluppo fu in età augustea. Memoria della città si trova nelle
storie di Plinio. Per caso nel 1747, presso la Chiesa di Sant'Antonino in Macinesso (PC),
Chiesa di Sant'Antonino
venne trovata la Tabula Alimentaria traianea, la più grande iscrizione latina su bronzo del mondo romano, ora esposta nel piccolo museo di Veleia.
Tabula Alimentaria traianea
In
seguito, vennero alla luce gli altri resti, di un'intera città, area
del foro, basilica, terme, quartieri di abitazione e, più lontano,
l'anfiteatro.
"L'istituzione
degli Alimenta, voluta da parte dell'imperatore Traiano e ricordata da
un rilievo rinvenuto nel Foro di Roma ed esposto nella
Curia romana, consisteva in un prestito ipotecario concesso ai
proprietari terrieri obligatio praediorum i cui interessi erano
devoluti al mantenimento di fanciulli indigenti, con l'intento duplice
di incrementare le attività agrarie e sostenere le famiglie povere per
contrastare lo spopolamento delle campagne.
Il testo riporta, in sei colonne, due serie di obbligazioni, cinque del 101 per un totale di 72.000 sesterzi
e quarantasei, comprese tra il 106 e il 114, per un totale di 1.044.000
sesterzi. Le rendite, calcolate con interesse al 5%, venivano
distribuite in natura o contanti a 246 ragazzi e a 35 ragazze. La
descrizione, accurata e regolare, delle obbligazioni comprende: il nome
del proprietario del fondo, il nome dell'intermediario incaricato della
descrizione, la stima del valore delle proprietà, la somma corrisposta,
il nome della proprietà e di due confinanti, l'uso del suolo, la
collocazione nel pagus e in alcuni casi nel vicus.
Questa grande mole di dati offre uno
spaccato dell'organizzazione agricola del territorio nel II sec. e
preziose indicazioni toponomastiche e onomastiche." (da Wiki)
Veleia
Il
Foro era il centro della città, luogo di svago e di lavoro, di attività
politiche e sociali. Era dotato di un sistema di drenaggio delle acque.
Sui tre lati si sviluppava un portico mentre l'ultimo lato era occupato
dalla Basilica, luogo ove si prendevano le decisioni politiche
importanti.
Il Foro
Al centro, i basamenti di due monumenti dedicati a Claudio e Vespasiano, oggi conservati a Parma (andremo a cercarli!).
Colonne e Capitelli.
Il PISTRINUM - MULINO
Molto
interessante il Pistrinum, Mulino in cui i Romani macinavano il grano.
La farina usciva dalla parte sottostante e veniva raccolta con una
apposita lamina dai bordi. La mola era azionata a mano da schiavi o
muli. Forse era usata anche per l'uva. Per il mosto era certamente usato
questo enorme contenitore conservato nel museo:
Antonio osserva l'enorme vaso per la fermentazione dell'uva
Enjoy il video che Ashley ha realizzato per raccontare la nostra gita!
E qui un meraviglioso mosaico:
Mosaico con maschera teatrale
La
Casa del Cinghiale è così chiamata perchè c'era un mosaico raffigurante
un cinghiale sul pavimento. Interessante vedere i resti anche del
Termarium e di un sistema di riscaldamento a pavimento particolarmente
innovativo!
Giacomo e Antonio a Veleia
L'anfiteatro era forse in realtà una cisterna per l'acqua.
L'anfiteatro
Nel museo abbiamo potuto osservare reperti molto interessanti:
Giacomo osserva una stele
Cucchiai degli antichi romani di Veleia
Un capitello decorato con foglie di Acanto
Giacomo con un antico Ligure
Volto di donna con pettinatura alla moda
Curiosità: è qui vicino che Alessandro
Volta girava per le paludi a caccia di Metano, dopo averlo scoperto! E
dato che noi siamo ormai esperti di Alessandro Volta...
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