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martedì 28 febbraio 2017

PIACENZA: il Fegato Etrusco


Il Fegato Etrusco nella teca
Quando si studia a scuola è buona cosa affiancare alla lettura del libro di testo, qualche esperienza diretta, un viaggio, la visita ad un museo, una ulteriore lettura... qualcosa, insomma, che aggiunga valore allo studio nozionistico fatto in classe. Ecco perchè ci siamo recati a Palazzo Farnese, a Piacenza, dove è conservato uno dei reperti etruschi più importanti del mondo: il Fegato Etrusco. Di cosa si tratta? 


Dal Sito del Museo: "Il modello in bronzo riproduce un fegato di pecora ed è stato rinvenuto nel 1877 in provincia di Piacenza.  Esso costituisce una rara testimonianza diretta di pratiche religiose etrusche, legate all’interpretazione del volere divino mediante l’osservazione e il confronto del fegato di un animale sacrificato con il modello in bronzo.
La straordinaria importanza del pezzo sta nella serie di iscrizioni di nomi di divinità che, sulla faccia piana dell’oggetto, sono organizzate in modo da riflettere l’ordinamento del cielo secondo gli Etruschi.
E’ concordemente datato tra la fine del II secolo a.C. e l’inizio del I secolo a.C."

Interpretazione delle aree del fegato

 Gli ARUSPICI, speciali sacerdoti Etruschi, avevano il potere di interpretare il futuro confrontando il fegato di un animale sacrificato, in questo caso si tratta di un ovino, con tale modello bronzeo in cui sono incise varie divinità, un'area positiva e una negativa. Essi si dovevano mettere in una particolare posizione, in piedi con un piede appoggiato su di un sasso, come si vede nella proiezione in questa sala del museo:

Un Aruspice
Il fegato bronzeo si presenta suddiviso in sedici regioni marginali (che rappresentano la ripartizione della volta celeste - il templum celeste - secondo il principio etrusco) e ventiquattro regioni interne. Ciascuna regione riporta inciso il nome di una divinità.



STORIA DEGLI ETRUSCHI in due video lezioni:
 

Proiezione del fegato
Oltre al fegato, a Palazzo Farnese sono conservati alcuni vasi etruschi in bucchero e altri oggetti della vita quotidiana:




 Una gita culturale che consigliamo a tutti! Noi a Palazzo Farnese eravamo già stati per le carrozze.