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mercoledì 28 settembre 2016

SORAGNA (PR): Rocca Meli Lupi

L'ingresso della Rocca



Ingresso a Soragna
 Tappa culturale a Soragna, non lontano da Parma.
"Le origini di Soragna risalgono all'epoca longobarda: nel 712 è citata per la prima volta in un documento del re Liutprando.
Dal 1198 fu in possesso della famiglia Lupi, mentre la vicina Castellina fu in possesso della famiglia dei Pallavicino. Feudo imperiale, nel 1347 divenne marchesato (titolo conferito dall'imperatore Carlo IV al suo fedele cavaliere Bonifacio Lupi e dal 1709 fu principato, con il diritto di battere moneta (titolo conferito dall'imperatore Giuseppe I) alla famiglia Meli-Lupi (erede dal XVI secolo dei Lupi). Nel 1385 il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti concesse ai marchesi Bonifacio ed Antonio Lupi di costruire l'attuale rocca, in seguito trasformata, a partire dalla fine del XVI sec, in sontuosa residenza signorile. Il castello, tuttora appartenente alla famiglia dei principi Meli Lupi, è ricco di sale ed ambienti decorati e fa parte dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza." (da Wiki). 
l castello si sviluppa simmetricamente su una pianta pressoché quadrata, attorno ad un cortile centrale; in corrispondenza dei quattro spigoli sono collocate altrettante torri quadrangolari, mentre al centro della facciata principale si erge una quinta torre d'ingresso più stretta; sui tre lati anteriori si allarga un profondo fossato asciutto. Sul retro si estende dalla torre nord-occidentale una lunga struttura, che collega la rocca con la Cappella di Santa Croce, proseguendo ulteriormente verso ovest per concludersi col Fortino neogotico.

Portico interno
 All'interno il cortile centrale è preceduto da un elegante porticato ad archi ribassati, che, sostenuto da un massiccio colonnato ionico in pietra di Sarnico, si estende sul lato meridionale d'ingresso; la volta a padiglione lunettata di copertura è decorata con affreschi realizzati nel 1446, che raffigurano tralci e rami di vite mentre le ampie lunette sottese sulle pareti sono dipinte con gli stemmi delle casate imparentatesi nei secoli con i Meli Lupi.


La corte, arricchita da quattro statue collocate in corrispondenza degli spigoli, è ricoperta sul livello terreno delle pareti perimetrali da una fitto muro verde di rampicanti.

Sul ponte guardando il fossato

Soragna
Abbiamo seguito la visita guidata che dura all'incirca un'ora, attraverso tutte le meravigliose sale interne della Rocca, aperta al pubblico dalle 9 alle 11 ogni mattina. E' stata davvero un'esperienza unica che vale la pena fare. Purtroppo le foto sono proibite, ma su internet ne trovate molte. E questa che ho "rubato" rende l'idea! 

http://www.roccadisoragna.it/
Il giardino dall'interno

Antonio e Giacomo in fondo alla "passeggiata"

La leggenda di Donna Cenerina

Secondo la leggenda, tra le mura del castello si aggirerebbe il fantasma di Cassandra Marinoni, più conosciuta come Donna Cenerina, forse per il pallore dell'incarnato, oppure per il colore dei capelli o degli abiti che indosserebbe durante le apparizioni.
La marchesa, moglie di Diofebo II Meli Lupi, il 18 giugno 1573 fu barbaramente pugnalata dal cognato Giulio Anguissola mentre era ospite a Cremona della sorella Lucrezia, a sua volta colpita a morte per motivi ereditari, e spirò il giorno seguente nella rocca di Soragna.
L'atroce delitto, che colpì notevolmente l'opinione pubblica dell'epoca, rimase tuttavia impunito.
Da allora, la tradizione vuole che il suo fantasma appaia in particolari circostanze, soprattutto per preannunciare la morte dei suoi discendenti nel castello, oppure qualora gli ospiti della rocca non le risultassero graditi; in tali occasioni, la sua presenza sarebbe accompagnata da strani ed inquietanti fenomeni, tra cui sbattimenti di porte, rumori improvvisi, scricchiolii inspiegabili e rotture di vetri.

Antonio e Giacomo davanti all'ingresso del Giardino privato

La Piazza di Soragna

La Rocca dalla parte del Giardino

Un video per scoprire la vita del Principe, oggi. A parte la colonna sonora assolutamente inadatta... e la conduttrice oca:


mercoledì 14 settembre 2016

SABBIONETA (MV): la città-stella di Vespasiano Gonzaga

La loggia del Teatro all'antica
Ultimo giorno di vacanza... prima di affrontare un nuovo anno scolastico con tutte le fatiche annesse, cosa c'è di meglio di una breve gita cultural-musicale a pochi km da casa? Siamo partiti alla mattina presto per visitare la "Città ideale Patrimonio dell'umanità", Sabbioneta, in provincia di Mantova e come Mantova legata alla famiglia Gonzaga, in particolare alla figura di Vespasiano Gonzaga (1531), figlio di Luigi e Isabella Colonna, cresciuto alla corte di Spagna. La cittadina la lasciò a lui in eredità lo zio Ludovico e Vespasiano creò ivi il suo feudo facendo diventare Sabbioneta il gioiello che ancora oggi è. Merita la visita! 
Vespasiano a cavallo (statua lignea) a Palazzo Ducale
La città è circondata da mura e ha forma di stella esagonale. Vi sono sei bastioni ai vertici e due accessi: Porta Vittoria a nord-ovest e Porta Imperiale a sud-est. Le due porte sono collegata da Via Vespasiano Gonzaga... Noi siamo entrati da Porta Imperiale.

La cinta muraria
PALAZZO GIARDINO
E così ci siamo ritrovati subito in Piazza D'Armi... e siamo partiti per la nostra visita con Palazzo Giardino (1578-88), villa suburbana, parte della zona della città riservata esclusivamente al Principe. Ivi si recava a leggere e rilassarsi. Il “Casino”, detto comunemente Palazzo Giardino, è una modesta costruzione dall’aspetto rustico, posta tra la galleria e il “Corridor piccolo”. Fu edificato prima del 1580 e terminato nel maggio del 1588, per essere la residenza privata e il luogo dell’otium del duca.
L’esterno, coronato da un prezioso cornicione in quercia scolpito nel 1583, fu dipinto nel maggio del 1588 a motivi geometrici come i palazzi dell’antica strada Giulia, l’attuale via Vespasiano Gonzaga. L’interno fu decorato dall’equipe di artisti coordinati da Bernardino Campi tra il 1582 e il 1587.

Piazza D'Armi

Proprio qui si acquista il biglietto cumulativo per visitare l'intera città (28 euro in due adulti, i bambini 0-12 sono gratis). Insieme al biglietto vi daranno anche l'utile mappa della città. SITO DEL PALAZZO

Mappa e biglietto
Mappa 3D della città
L'interno del Palazzo è molto suggestivo. Ogni sala è una sorpresa, dalla Sala dei Venti in cui si acquistano i biglietti, alla Sala di Marte del Piano Terra...


... per salire alla Camera dei Cesari, la Camera di Filemone e Bauci, la Camera dei miti, il Corridoio di Orfeo, il Camerino di Enea e la Sala degli Specchi e il Camerino delle grazie...

Icaro

Corridoio di Orfeo

Le Grazie

Camerino di Enea

Sala degli Specchi
... per finire nella Galleria, costruita per essere il contenitore della collezione archeologica del Duca:

La Galleria
TEATRO ALL'ANTICA di Vincenzo Scamozzi
Dopo il Palazzo Ducale, il luogo di maggiore interesse "musicale", il meraviglioso Teatro all'antica, che abbiamo meglio apprezzato dopo aver visto il Teatro Olimpico di Vicenza... Il Teatro all'antica è il primo esempio di teatro stabile d'Europa costruito dal nulla e non vincolato a strutture preesistenti. Lo disegnò Vincenzo Scamozzi, reduce dall'edificazione, appunto, dell'Olimpico di Vicenza. Il teatro fu realizzato tra il 1588 e il 1590.

Esterno del teatro
L'esterno è a due ordini. La scritta latina: "Le stesse rovine insegnano quanto grande fu Roma". La sala è a forma rettangolare suddivisa in due quadrati, uno occupato dal palco dove c'era la scena fissa progettata da Scamozzi e ora riprodotta:

Il palco

...e l'altro occupato dalla cavea semicircolare su cui si erge l'originale loggia:Il teatro scamozziano può considerarsi uno tra i primi esempi di edifici teatrali moderni: il primo europeo di teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito. È stato definito dalla storiografia anche teatro moderno per la presenza di elementi innovatori per l'epoca, quali la facciata autonoma, il diversificato sistema d'ingressi, la forma mistilinea della cavea, l'orchestra inclinata, il retropalco dotato di camerini per i comici e per i musici. Uno spazio teatrale in bilico tra tradizione e innovazione che genialmente sintetizzava la culturale teatrale del XVI secolo e si apriva al futuro

Cavea e loggia
Il raffinato prospetto esterno è ripartito in due ordini: la fascia marcapiano mostra la scritta ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET (Quanto fu grande Roma ce lo dicono le sue rovine). Il teatro ha una struttura elegante. La citata cavea mistilinea è sormontata da un peristilio corinzio affrescato con Cesari monocromi, coronato da statue di divinità mitologiche e concluso ai lati da nicchie e busti collocati in intercolumni ciecati.
A lato due affreschi originali, uno che raffigura il Campidoglio e l'altro Castel Sant'Angelo:

Affresco di Castel Sant'Angelo
Qui il video di una sonata di Bach eseguita nel Teatro all'antica:https://youtu.be/PW9LKeNDGm0

Dopo il Teatro, il Palazzo Ducale, nella piazza omonima, in cui oggi era anche giorno di mercato.
Il Palazzo Ducale era sede di rappresentanza, centro della vita pubblica e amministrativa della città.
Palazzo Ducale
Anche qui c'è una successione di di sale delle quali sono da ammirarte i soffitti:

Sala dei Dardi o Sala d'oro

Sala delle Aquile

Sala degli Imperatori

Sala degli elefanti

Sala dei grappoli
Spettacolare poi la visita alla Chiesa della Beata Vergine Incoronata (per la quale si paga un biglietto a parte):

Verso la Chiesa

Esterno della Chiesa
Interno esagonale

Madonna delle 7 spade

Monumento funebre di Vespasiano

Soffitto con lanterna (settecentesca)
Infine, girando per la città, siamo passati dalla Chiesa di Santa Maria Assunta con la cappella progettata dal Bibiena.

Santa Maria Assunta
e dalla Sinagoga.


Per concludere, la scorta di leccornie del luigo: ovviamente la SBRISOLONA! Nella Pasticceria per eccellenza di Sabbioneta: Pasticceria Atena, www.pasticceriaatena.it

La sbrisolona

Altre prelibatezze


 E qualcosina anche nek Forno Alimentari di tradizione della città, "Maglia":

Vetrina del Forno Maglia



martedì 6 settembre 2016

VALEGGIO SUL MINCIO: Parco Sigurtà

All'ingresso del giardino
INFORMAZIONI:

ORARI:
Dall'8 marzo al 10 novembre 2019.
Aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00).
Marzo, ottobre e novembre dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00).

BIGLIETTI:
Adulti 14 euro
Ragazzi 5-14 anni 7 euro
under 5 gratis
over 65 10 euro

Una gita letteralmente nella bellezza. Al Parco Sigurtà www.sigurta.it a Valeggio sul Mincio in provincia di Verona. Fermarsi a metà strada diurante un viaggio è un buon modo per vedere le bellezze del nostro paese che sono infinite.

Il Parco si estende per 60 ettari e si possono ammirare tantissimi fiorni meravigliosi e

Laghetti con ninfee

In origine il Parco fu della famiglia Contarini (1400), poi della famiglia Guarienti (1600) e infine della famiglia Maffei  (1800) di cui era amico Ippolito Pindemonte. In questo periodo si definì il progetto "all'inglese" del giardino. In seguito passò alla famiglia Nuvoloni. Fu utilizzato come quartier generale da Napoleone III.

Si cammina per quasi 10 km (sicuro anche di più perchè non perdersi è praticamente impossibile! Ma si può anche andare in bici o su veicoli elettrici che si affittano all'ingresso. oppure fare il giro col trenino.


Camminare tra i vialetti ben tenuti del parco è molto piacevole. 


 I colori dei fiori sono incredibili.
 L'erba verde è perfettamente curata.

Anche le foglie riservano sorprese... Nelle vicinanze dei Giardini Acquatici si possono scorgere i fior di loto dai grandi petali bianchi e rosa chiaro; la loro bellezza nasconde una curiosità: le loro foglie sono idrorepellenti.

Nel 1941 l'imprenditore milanese farmaceutico Carlo Sigurtà acquistò il terreno. Il 1978 aprì il giardino al pubblico.

Nel 2013 il Giardino ha vinto il premio per il Parco più bello d'Italia. Durante i mesi estivi nei 18 specchi d'acqua del Parco fioriscono le ninfee rustiche (diurne) e possono stare all’aperto anche d’inverno, e tropicali che possono essere notturne o diurne, i cui petali vanno dal rosa pallido, al rosa intenso, dal rosso al ciclamino, insieme al bianco e al giallo.


Nel 2015 vince il II premio come Secondo Parco più bello d'Europa.
I Tulipani sono la fioritura più attesa di inizio primavera, tanto da essersi trasformata in un vero e proprio evento: TULIPANOMANIA. Dalla metà di marzo un milione di Tulipani, in oltre 300 varietà, coloreranno i tappeti erbosi del Parco, regalando in marzo ed aprile uno spettacolo cromatico indimenticabile.

Sul fondo di questo viale si vede il Castello Scaligero di Valeggio.


Nel 2011 viene inaugurato il Labirinto... ormai è il nostro III labirinto dopo Vienna e Fontanellato!

Antonio e Giacomo si sono divertiti nel labirinto e Giacomo si è emozionato nel vedere i daini.


Alla fine della visita ottimo pranzo alla Trattoria Al Fante con tortelli e tortellini: