Giacomo verso la Casa del Suono |
E'
una bella giornata oggi a Parma. Non fa freddo, il cielo è limpido e
nessuno ha il raffreddore... al Parco della Cittadella c'è molto fango,
meglio andare a fare un giro in bicicletta in centro città. In fondo la
città che si abita resta quella in cui si vanno a vedere meno monumenti e
meno musei, perchè si pensa sempre di poterlo fare in qualsiasi
momento, ma poi non lo si fa mai. Da tempo mi incuriosiva La Casa del suono, un museo "interattivo" e "multimediale" sito nella ex-chiesa restaurata di Santa Elisabetta.
Giacomo entra al Museo |
L'unione
tra antico e moderno è molto suggestiva. Il museo occupa le nicchie
affrescate della chiesa e, al centro, appeso al soffitto, c'è
l'imponente "Lampadario Sonoro" in netto contrasto con l'architettura del 1600 della Chiesa. In fondo, "La Sala Bianca", che abbiamo avuto la fortuna di sperimentare. Il contrasto è accresciuto dalla presenza in sala di una Mostra temporanea, "Giuseppe Verdi e il Palcoscenico", che espone costumi di scena realizzati per gli allestimenti del Teatro Regio; in questo caso, Il Ballo in maschera.
"Il suono nella sua dimensione tecnologica è il protagonista della Casa del Suono: un progetto all’avanguardia in campo artistico e tecnologico che nasce dalla collaborazione della Casa della Musica con l’Università di Parma. La Casa del Suono, che ha sede nel suggestivo spazio della ex-chiesa di Santa Elisabetta (metà del sec. XVII), nasce con l’ambizione di riflettere sul nostro modo di ascoltare e intendere la musica, ed è dedicata a un pubblico vastissimo: vale a dire a tutti coloro che oggi ascoltano musica e suoni trasmessi da strumenti tecnologici. Il percorso che la Casa del Suono propone è quello della storia e della evoluzione di tali strumenti per giungere alla situazione di oggi (dal fonografo al grammofono, dalla radio al magnetofono, dal compact disc all’iPod) e gettare uno sguardo verso il futuro. Al suo interno accoglie una preziosa raccolta di fonoriproduttori, nonché strutture dotate di innovativi impianti di riproduzione sonora e servizi dedicati alla ricerca scientifica e artistica, alla didattica e alla divulgazione".
Il Lampadario Sonoro tra i costumi d'opera
(dal Sito)
Giacomo ed io siamo arrivati alla Casa del Suono in bicicletta, passando da Piazza Duomo, dove abbiamo potuto ammirare il magnifico Battistero:
Il Battistero |
Giacomo
aveva con sè un finto telefonino e mi ha aiutato a fare le foto! E'
stato un "gioco" molto divertente che lo ha aiutato a mantenere
l'attenzione per tutto il nostro piccolo viaggio musical-culturale
reale. Provate anche voi! La foto che ha scelto di scattare al
Battistero è questa:
Il particolare scelto da Giacomo |
E dopo il Battistero, il Duomo, finalmente quasi interamente "svestito" dopo il recente intervento di manutenzione:
Il Duomo di Parma |
Eccoci dunque in Piazzale Salvo d'Aquisto, dove hanno sede la Casa della Musica e la Casa del Suono.
Manca qualcuno? Sì, Antonio perchè è già stato alla Casa del Suono con
la scuola, lo scorso anno. E' andato al Tardini alla partita... ci vuole
anche questo!! Non solo musica e cultura... ma il calcio sempre a
piccole dosi, è la mia teoria.
Entriamo al museo con un biglietto Omaggio, grazie alla mostra temporanea dei costumi di scena.
Giacomo scatta foto con il suo finto cellulare |
Prima di fare il giro delle nicchie, il signore che ci ha fatto entrare ci propone un'esperienza "attiva" di ascolto nella sala bianca. Lo seguiamo e prendiamo posto sulle seggioline appositamente sistemate in sala.
La sala bianca |
Il
signore esperto chiude tutte le pareti bianche della sala che altro non
sono che altoparlanti... stiamo per ascoltare qualcosa di
impressionante. Il buio cala in sala e Giacomo si fa timoroso... meglio
prenderlo in braccio. Il signore ci propone 4 ascolti: il primo, sono una serie di rumori in un bosco:
ululati di lupi, gufi o civette, gracidare di rane e cani che abbaiano a
destra e a sinistra, ora vicini e ora lontani. Sembra d'essere in una
foresta. La riproduzione è talmente reale che Giacomo, visibilmente
spaventato, gira la testa a destra e a sinistra in cerca dei cani... Il
secondo ascolto è una simulazione per cui ci pare d'essere dentro ad un barattolo di vetro...
sentiamo una pallina che rotola... rumori provenienti da diverse
direzioni che creano la circolarità della percezione sonora. Il terzo è
una città, con tutti i suoi rumori di stazione, traffico, voci, mescolati a musica contemporanea. L'ultimo ascolto, una gara di moto...
impressionante la sensazione d'essere travolti dalle motociclette.
Giacomo aveva paura! Ma gli è piaciuto e sicuramente se lo ricorderà.
USCIAMO DALLA SALA BIANCA E COMINCIAMO IL GIRO DELLE NICCHIE:
L'esposizione è così organizzata:
Giacomo davanti ad un grammofono antico |
Nicchia 1: Il suono riprodotto, DAL FONOGRAFO AL GRAMMOFONO. Il fonografo fu inventato da Thomas Edison nel 1878 (Storia del fonografo, filmato). Segue il grammofono (Ascolta un grammofono),
che sostituisce al cilindro del suo predecessore, un disco. Cambia la
percezione della musica. Lo abbiamo detto tante volte e lo ripetiamo
ora, visto che ci stiamo occupando di Bach: i musicisti vissuti prima di
questa data NON potevano ascoltare musica registrata, ma solo dal vivo.
Un esemplare Radio del 1927 |
Nicchia 2: Il suono trasmesso, LA NASCITA DELLA RADIO. Trasmissione del suono a distanza. Guglielmo Marconi scopre l'utilità delle onde elettromagnetiche (Storia della Radio).
In ogni nicchia c'è un computer con una lista di brani che si possono
ascoltare, ovviamente registrate con i vari sistemi presentati nelle
nicchie. Giacomo sceglie i brani... tra di essi molti di nostra
conoscenza, tra cio proprio Le Variazioni Goldberg di Bach di Glenn Gould,
che abbiamo "incontrato" ieri. Tra l'altro questo museo sarebbe
piaciuto tantissimo a Glenn Gould che era letteralmente fissato con le
registrazioni delle sue esecuzioni, tanto da rinunciare alle esibizioni
dal vivo a favore dei dischi.
Giacomo seleziona le tracce sonore |
Nicchia 3: Il suono in casa, UN NUOVO ELETTRODOMESTICO. La Radio diventa uno strumento di uso domestico. Anche in Italia iniziano nel 1924 le trasmissioni Radio.
Giacomo chiede: "cos'è?"... non può saperlo! |
Nicchia 4: Il suono in tasca, DAL MOBILE AL PORTATILE. Migliore qualità e maggiore economicità.
Un disco di Rigoletto! |
Nicchia 5: Il suono per tutti, UN NUOVO BENE DI CONSUMO.
e c'è anche Pinocchio! |
Grammofono per bimbi |
Nicchia 6: Il suono nuovo, DALL'ANALOGICO AL DIGITALE. Il
suono come lo ascoltiamo oggi, attraverso I-pod, MP3, Computer,
telefonini e chi più ne ha più ne metta... ogni volta che la musica esce
da uno di questi dispositivi per me è una magia e mi chiedo come sia
possibile.
Visione d'insieme... |
1. IL LAMPADARIO SONORO
2. SALA BIANCA
Il lampadario sonoro |
Alla fine del nostro percorso circolare delle nicchie, è
stato attivato l'impressionante Lampadario sonoro. Ci siamo seduti
qualche minuto sulle panche circolari posizionate sotto di esso.
Esperienza notevole.
Giacomo si è divertito, io anche e ho imparato cose che non conoscevo. Missione compiuta. Se vi capita, andateci anche voi!
INFO
CASA DEL SUONO
Museo e Centro di Ricerca
Piazzale Salvo D’Acquisto – 43121 Parma
Piazzale Salvo D’Acquisto – 43121 Parma
ORARIO DI APERTURA
Dal mercoledì al venerdì 10-14, pomeriggio su prenotazione
Sabato 10-18
Domenica 14-18
lunedì e martedì aperto solo su prenotazione per gruppi non inferiori alle 10 unità
Sabato 10-18
Domenica 14-18
lunedì e martedì aperto solo su prenotazione per gruppi non inferiori alle 10 unità
ORARIO ESTIVO (dal 1 luglio al 1 settembre)Da mercoledì a sabato dalle 10 alle 14
BIGLIETTI
Intero 2€
Ridotto 1€
Ridotto 1€